Dal sito della Fraternità Sacerdotale San Pio X, fsspx.news, continuiamo a riprendere alcuni pensieri di san Bernardo sul tempo sacro dell’Avvento. Un’ottima meditazione per ben vivere la liturgia del Venerdì delle Quattro Tempora d’Avvento, in cui la Chiesa Romana contempla la Vergine Annunziata che fa visita alla santa sua cugina Elisabetta, mediando la santificazione del Battista in grembo a sua madre.

Ora ci resta da ricercare attentamente per quale via arriva, in modo da poterlo incontrare, poiché è giusto che lo facciamo.
Ma, se venne una volta sulla terra, nella carne visibile, per operare la nostra salvezza, viene ancora invisibilmente e in spirito ogni giorno per salvare le anime di tutti noi.
No, no, oh uomo, non hai bisogno di attraversare i mari, salire tra le nuvole, scalare le montagne; la strada che ti viene mostrata non è lunga da percorrere, non devi far altro che entrare in te stesso per andare incontro al tuo Dio; perché la sua parola è nella tua bocca e nel tuo cuore. Precedilo dunque almeno nella compunzione del cuore e nella confessione delle labbra, se vuoi uscire dallo sterco su cui è distesa la tua anima infelice, perché non è degno che l’autore della purezza arrivi a tanto.

Ma dobbiamo anche considerare qual è la via della sua venuta visibile, perché tutte le sue vie sono belle e i suoi sentieri pacifici (Pv. 3, 17).
“Ora, eccolo”, dice la Sposa, “eccolo che viene, saltando sui monti e balzando sui colli” (Ct. II, 8). Lo vedi quando viene, o bella Sposa, ma non lo potevi vedere prima, quando si riposava, ecco perché allora esclamavi: “O tu, diletto dell’anima mia, dimmi dove conduci le tue greggi al pascolo, dove riposi” (Ct. I, 6). Quando riposa, pasce gli angeli per infinite eternità, e li sazia con la visione della sua immutabile eternità.
Ma ecco, è uscito dal suo santuario, colui che pasce gli angeli quando si riposa, si è messo in cammino, ci guarirà. Lo vedremo arrivare, saziato, colui che non abbiamo potuto vedere mentre riposava e pascolava. Viene, dico, saltando sulle montagne e balzando sui colli. Le montagne e i colli sono i patriarchi e i profeti; ora vedete nella sua genealogia come viene saltando sulle une e balzando sugli altri.

La Vergine è quella via maestra per la quale il Salvatore è venuto a noi.
Non deviamo dunque da questa strada e sforziamoci, miei carissimi Fratelli, di ascendere al Salvatore per la stessa via che ha seguito per discendere a noi, per arrivarci per grazia di Colui che, anche attraverso di lei, è arrivato nella nostra miseria.
Che ci sia possibile avere, attraverso di te, accesso a tuo Figlio, o tu che hai avuto la gioia di trovare la grazia, di dare alla luce la vita e la salvezza. Colui che ci è stato dato da te, anche da te ci riceva. Possa la tua santità scusare presso di Lui la colpa della nostra corruzione, e la tua umiltà, che ammalia gli occhi di Dio, Gli faccia perdonare la nostra vanità. Possa la tua immensa carità coprire la moltitudine dei nostri peccati e possa la tua gloriosa fecondità rendere anche noi fecondi nelle buone opere.
O tu, Signora nostra, nostra mediatrice e avvocata, riconciliaci con tuo Figlio, raccomandaci, presentaci a Lui. Fa’, o Vergine benedetta, per la grazia che hai trovato, per la prerogativa che hai meritato, per la misericordia di cui sei Madre, che Gesù Cristo, tuo Figlio e nostro Signore, il Dio benedetto sopra ogni cosa nei secoli dei secoli, che si è degnato, attraverso di te, di condividere la nostra debolezza e la nostra miseria, ci conceda la grazia, per tua intercessione, di condividere un giorno con lui la gloria e la felicità eterne.

Immagine : Antependium, Straßburg um 1410; Wolle, Leinen, Seide; Museum für Angewandte Kunst Frankfurt am Main, Inv. Nr. 6810 [da wikimedia.org]