Sebbene la causa dell’Immacolata Concezione sia stata una causa peculiare dell’Ordine di San Francesco, anche gli altri Ordini (senza contare gli assertori del gran mistero mariano precedenti l’istituzione dei Minori) offrirono alla Vergine tenaci assertori della sua originale purità. Ne diedero i Carmelitani, gli Agostiniani, persino i Domenicani che normalmente sostennero la santificazione della Vergine dopo il suo concepimento. Anche il glorioso Ordine della Mercede si prodigò per la difesa della Purissima e così ne scrisse uno dei figli suoi illustri: san Pietro Pascasio, vescovo mercedario di Jaen martirizzato dai musulmani a Granada il 6 dicembre del 1300.


José Orient, San Pietro Pascasio e l’Immacolata, 1670 circa, Centro Cultural La Nau, Valencia
[foto da wikimedia.org]


San Pietro Pascasio, nato a Valenza, tenne il seggio episcopale di Jaen nella Castiglia. Dopo una crudele prigionia, fu dai Mori martoriato per la fede il 6 dicembre 1300. Era dell’ordine della Madonna della Mercede per la degli schiavi. Clemente X il 28 giugno 1673 all’ordine di S.M. della mercede di recitare l’uffizio e di celebrare la messa di s. Pietro Pascasio quale pontefice e martire.
Durante il suo imprigionamento il beato compose una confutazione del Corano e una difesa della fede cattolica contro gli attacchi dei maomettani e dei giudei. Noi vi leggiamo le linee seguenti:

“Bisogna sapere e credere che la s. Vergine per una grazia speciale di Dio è quella di cui parlano i proverbi di Salomone, e che fu eletta Madre di Dio prima che alcuna cosa fosse creata. Ella è dunque stata nella grazia di Dio in ogni tempo … Dio ha voluto preservarla dal peccato originale che è mortale e da ogni altro disonore; ed ha ciò operato per una grazia speciale, perché colui che è il più bello fra i figliuoli degli uomini doveva prender carne da lei … Se Maria fosse stata infetta della macchia del peccato originale bisognerebbe confessare che è stata in qualche tempo soggetta alla collera di Dio, cosa che non può né dirsi né credersi … l’ha fatto per lei come per i tre giovani di Babilonia che erano stati gettati in una fornace ardente … l’ha preservata da ogni macchia originale mortale e veniale. Onde la scrittura dice di lei: “Voi siete, o mia amica, tra figliuole degli uomini quale un giglio fra le spine” e “Voi siete tutta bella, o mia amica, e non v è alcuna macchia in voi“.


Jean Baptiste Malou, L’Immacolata Concezione della beata Vergine Maria considerata come dogma di fede, Torino, 1857 pp. 216-217