“Arrivò Gesù dalla Galilea al Giordano da Giovanni per esser da lui battezzato. Ma Giovanni se gli opponeva, dicendo: Io ho bisogno d’esser battezzato da te; e tu vieni a me? Ma Gesù gli rispose dicendo: Lascia fare per ora: imperocché così conviene a noi di adempire tutta giustizia. Allora gli condiscese. Gesù battezzato usci tosto dell’acqua: ed ecco che si aprirono a lui i cieli e vide lo Spirito di Dio scendere quasi colomba, e venir sopra di se. Ed ecco una voce del cielo, che disse: Questi è il mio figlio il diletto, nel quale io mi sono compiaciuto” (Matth. III, 13-17).
In quello stesso posto in cui fu battezzato Gesù sorge un piccolo santuario, una cappella dedicata a san Giovanni Battista. Fu costruito negli anni Trenta dai Frati Francescani della Custodia di Terra Santa che, dopo secoli (almeno a partire dal XVII secolo) che vi si ricevano la domenica dopo l’Epifania per commemorare il Battesimo del Signore, iniziarono negli anni Venti a comprare quei terreni.
I frati vi rimasero fino al 1967 quando nel contesto della Guerra dei sei giorni furono costretti ad abbandonare il santuario. Le ultime messe furono celebrare esattamente il 7 gennaio del 1967. Interamente occupata da Israele l’area fu minata.
Tale è rimasta fino a a quest’anno. Dopo due anni di bonifica, nell’ottobre del 2020 la Custodia di Terra Santa ha potuto riprendere possesso dell’area e finalmente il 10 gennaio scorso vi si è celebrata la prima funzione pubblica.
Il registro delle messe fermo al 7 gennaio 1967
Foto dalla pagina Facebook della Custodia di Terra Santa