Rinnovellando i tristi fasti della Madonna (la concepita senza peccato originale) che non sarebbe nata santa, e del Gesù “un po’ scemo”, stamattina Bergoglio si è nuovamente prodotto in un discorso blasfemo.
Dio è Colui che si “contamina” con la nostra umanità ferita e non ha paura di venire a contatto con le nostre piaghe. “Ma padre, cosa sta dicendo? Che Dio si contamina?”. Non lo dico io, lo ha detto San Paolo: si è fatto peccato (cfr 2 Cor 5,21). Lui che non è peccatore, che non può peccare, si è fatto peccato. Guarda come si è contaminato Dio per avvicinarsi a noi, per avere compassione e per far capire la sua tenerezza
Anzitutto va chiarito che Dio non si è contaminato con l’umanità. Il Concilio di Calcedonia sta contro questa bestialità e ci spiega bene in che modo il Verbo ha assunto la natura umana:
Seguendo, quindi, i santi Padri, all’unanimità noi insegniamo a confessare un solo e medesimo Figlio: il signore nostro Gesù Cristo, perfetto nella sua divinità e perfetto nella sua umanità, vero Dio e vero uomo, composto di anima razionale e del corpo, consostanziale al Padre per la divinità, e consostanziale a noi per l’umanità, simile in tutto a noi, fuorché nel peccato, generato dal Padre prima dei secoli secondo la divinità, e in questi ultimi tempi per noi e per la nostra salvezza da Maria vergine e madre di Dio, secondo l’umanità, uno e medesimo Cristo signore unigenito; da riconoscersi in due nature, senza confusione, immutabili, indivise, inseparabili, non essendo venuta meno la differenza delle nature a causa della loro unione, ma essendo stata, anzi, salvaguardata la proprietà di ciascuna natura, e concorrendo a formare una sola persona e ipostasi; Egli non è diviso o separato in due persone, ma è un unico e medesimo Figlio, unigenito, Dio, verbo e signore Gesù Cristo, come prima i profeti e poi lo stesso Gesù Cristo ci hanno insegnato di lui, e come ci ha trasmesso il simbolo dei padri.
Diranno i normalisti, gli ermeneuti perpetui del pensiero bergogliano, gl’improvvisati maestri del Sacro Palazzo della domenica, che papa Francesco non voleva certo negare la distinzione delle nature nell’unica persona divina del Cristo, ma solo evidenziare il mistero dell’incarnazione. E magari ci vorranno inculcare che come si è eretto contro i novatori tedeschi, quasi novello Canisio, oggi ci appare quale un novello Epifanio contro gli gnostici!
Lasciamo ad altri le ermeneutiche, atte più che altro alla distruzione della materia cerebrale, e rileviamo solamente la bestemmia dell’immagine di Dio che si sporca, che si contamina: Dio non si è sporcato nemmeno in senso lato nell’assumere misericordiosamente la fragile natura umana, per il fatto che l’ha assunta senza il motivo della contaminazione che è il peccato.
E non può giustificare l’uso di una tanto spregevole espressione il riferimento all’autorità (abusatissima) di san Paolo. Infatti l’espressione indica semplicemente (ci sia permesso di usare questo avverbio in riferimento all’abisso del divino disegno dell’umana redenzione) che “[Dio Padre] trattò [Gesù] come se fosse stato il più gran peccatore, meglio il peccato in persona (Isai. LIII, 6;1 Piet. II, 24)“[1].
[1] Padre M. M. Sales op, La Sacra Bibbia. Il Nuovo Testamento. Volume II. Le Lettere degli Apostoli – L’Apocalisse, Torino, 1914, p. 209
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questo qui si è contaminato il cervello da un pezzo con l’uso di sostanze stupefacenti – le note e reclamizzate foglie di coca masticate, con la scusa di combattere il soroche, il mal d’altura, forse quella dell’alto colle vaticano… e magari anche l’obesidad, quando basterebbe mangiare di meno…(facendo sospettare inoltre l’aggravante di un tasso alcolemico al di sopra della norma….).
Tra l’odore di stallatico pecoreccio e gli effetti da contaminazione suddette, non se ne può più di questo qui…….
altro che diffusori del “bonus odor Christi”, come invita i cristiani ad essere San Paolo in 2Cor2 !
Questo qui – e papa è detto – e i cristiani come lui, ambiscono a divenire diffusori del ‘malus odor pecorum ‘ (i. e. ‘odor sui’), e per via di contaminazione portare tutti a …salvazione! Misericordia magna…