A darne notiziza sono diverse testate e al momento non ci sono smentite. Giorgia Meloni pare essere diventata socia dell’Aspen Insitite, che promuove e favorisce lo sviluppo di una leadership illuminata, formata al dialogo e in grado di affrontare le sfide della società globale (qui).

Se la leadership è illuminata, alcuni nomi del Comitato Esecutivo italiano sono addirittura illuminanti: Giuliano Amato, Romano Prodi, Paolo Mieli, Emma Marcegaglia, Lucia Annunziata, e altri a seguire.

Francesco Bechis su Formiche.net percisa prontamente:

Il distaccamento italiano si affaccia su Piazza Navona ed è da decenni crocevia di diplomatici e accademici, intellettuali e politici, americani e non. Anche il nuovo presidente americano Joe Biden, in una delle ultime trasferte a Roma da vice di Barack Obama, ha fatto tappa all’Aspen per una conferenza internazionale. La Meloni non è davvero nuova in quel mondo. È stata più di una volta ospite dei convegni che l’istituto organizza in una sontuosa sala affrescata.

Del resto, l’identità di questa privilegiata agorà è ben definita dal sito ufficiale (grassettature nostre): l’Aspen Institute nasce negli Stati Uniti nel 1950 per iniziativa di un gruppo di intellettuali e uomini di affari americani convinti della necessità di rilanciare il dialogo, la conoscenza e i valori umanistici in una realtà geopolitica internazionale complessa e in evoluzione, appena uscita dalla devastante esperienza della Seconda Guerra Mondiale.

Non solo: La missione di Aspen Institute Italia è l’internazionalizzazione della leadership imprenditoriale, politica e culturale del Paese attraverso un libero confronto tra idee e provenienze diverse per identificare e promuovere valori, conoscenze e interessi comuni. […] Il “metodo Aspen” privilegia il confronto ed il dibattito “a porte chiuse”, favorisce le relazioni interpersonali e consente un effettivo aggiornamento dei temi in discussione. Attorno al tavolo Aspen discutono leader del mondo industriale, economico, finanziario, politico, sociale e culturale in condizioni di assoluta riservatezza e di libertà espressiva. Lo scopo non è quello di trovare risposte unanimi o semplicemente rassicuranti, ma di evidenziare la complessità dei fenomeni del mondo contemporaneo e incoraggiare quell’approfondimento culturale da cui emergano valori ed ideali universali capaci di ispirare una leadership moderna e consapevole.

Quando si dice sovranità

Et de hoc satis.


Per approfondire la crisi nella Chiesa e nella società: QUI.


Immagine in evidenza: Jose Antonio, CC BY 4.0, attraverso Wikimedia Commons