Gli spaghetti con burro, salvia e mandorle di Santa Ildegarda sono un piatto che potete preparare anche come ricetta di magro per la Quaresima appena cominciata. Sono facili e veloci da realizzare ed io li ho trovati davvero deliziosi.
Per Santa Ildegarda “la salvia è di natura calda e secca e cresce più in virtù del calore del sole che in virtù dell’umidità della terra. Data la sua secchezza, è utile per combattere i fluidi malati. Se la si consuma cruda o cotta è salutare per coloro che sono tormentati dai fluidi dannosi, perché ne contrasta gli effetti”.
Santa Ildegarda dice anche: “chi deve sopportare il puzzo di qualcosa di sporco, si infili della salvia nel naso e questa lo aiuterà”.
La ricetta è tratta dal libro “Hildegard von Bingen. Ricette per il Corpo e per l’Anima” di Eve Landis.
DOSI: 4 persone
DIFFICOLTA’: Bassa
PREPARAZIONE: 15 minuti
COTTURA: 20 minuti
COSTO: Basso
INGREDIENTI:
- 280 g di spaghetti
- 20 foglie di salvia di media grandezza
- 50 g di mandorle (pesate prima di essere sgusciate)
- 100 g di burro
- 4 cucchiai di parmigiano appena grattugiato
- Sale q.b.
- Pepe nero macinato q.b.
- Noce moscata q.b.
PREPARAZIONE:
Per preparare gli spaghetti con burro, salvia e mandorle, per prima cosa lavate, asciugate e tagliate a striscioline le foglie di salvia. Quindi, sgusciate le mandorle e tritatele grossolanamente.
A questo punto, fate sciogliere il burro in una padella, dopodiché fatevi rosolare la salvia e le mandorle per 3 o 4 minuti. Ora insaporite con il sale, il pepe appena macinato e abbondante noce moscata, meglio se appena grattugiata.
Poi fate cuocere al dente gli spaghetti in una pentola con abbondante acqua bollente salata, dopodiché scolateli e versateli nella padella con il condimento.
Infine, mescolate per far amalgamare gli ingredienti e cospargeteli di parmigiano grattugiato.
NOTE:
La ricetta originale consiglia gli spaghetti di spelta ma io ho usato quelli normali.
Inoltre, specifica che le dosi indicate sono calcolate per un antipasto e consiglia, nel caso vogliate preparare questo piatto come primo, di raddoppiare le dosi. A me, però, sembra che sia la quantità giusta anche da essere consumata come primo piatto.
Alla prossima ricetta,

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