Doctor angelice sancte Thoma, theologorum princeps et philosophorum norma, praeclarum Christiani orbis decus et Ecclesiae lumen, scholarum omnium catholicarum caelestis Patrone, qui sapientiam sine fictione didicisti et sine invidia communicas, ipsam Sapientiam Filium Dei deprecare pro nobis, ut veniente in nos Spiritu sapientiae, ea quae docuisti intellectu conspiciamus, et quae egisti imitatione compleamus; doctrinae et virtutis, quibus in terris solis instar semper eluxisti, participes efficiamur; ac tandem earum suavissimis fructibus perenniter tecum delectemur in caelis, divinam Sapientiam collaudantes per infinita saecula saeculorum. Amen.
O Dottor Angelico san Tommaso, principe dei Teologi e norma dei Filosofi, preclaro decoro dell’orbe cristiano e lume della Chiesa, celeste patrono di tutte le cattoliche scuole, che senza finzione hai appresa la sapienza e senza invidia la comunichi: prega per poi la stessa Sapienza, il Figliuol di Dio, affinché venendo in noi lo spirito di sapienza comprendiamo coll’intelletto ciò che tu hai insegnato e compiamo coll’imitazione ciò che hai eseguito; e della dottrina e virtù delle quali in terra a guisa di sole sempre risplendesti, siamo fatti partecipi e finalmente dei soavissimi frutti di quelle perennemente teco ci deliziamo nei cieli, lodando la divina Sapienza per gl’infiniti secoli dei secoli. Così sia.
Indulgenza di 300 giorni; plenaria, alle solite condizioni, se recitata per un mese intero (S. C. Indulg., 3 iul. 1885; S. Paen. Ap., 8 nov. 1933).
I. O glorioso S. Tomaso, che per assecondare la voce di Dio il quale vi chiamava allo stato religioso, sopportaste con eroica mansuetudine la più ingiusta persecuzione che vi mossero i più stretti parenti, fino a fare in pezzi il vostro abito, e tenervi per due anni rinchiuso in una torre, otteneteci, ve ne preghiamo, la grazia di sprezzare tutte le lusinghe e le minacce del mondo per camminare fedelmente a seconda delle divine inspirazioni. Gloria.
II. O glorioso S. Tomaso, che per la vostra generosità nell’allontanare da voi con un tizzone di fuoco quella femmina sfacciata che tento di macchiare la vostra innocenza, e nel consacrarvi irrevocabilmente al Signore con voto di perpetua verginità, meritaste di sentire dagli Angeli stringere i fianchi, e di essere per sempre liberato dagli assalti della ribelle concupiscenza, otteneteci, ve ne preghiamo, la grazia di fuggire con ogni sollecitudine, e di resistere sempre coraggiosamente a tutto quello che potesse macchiare menomamente i nostri sensi ed il nostro cuore. Gloria.
III. O glorioso S. Tomaso, che nel breve spazio di vent’anni percorreste in qualità di maestro le più famose università dell’Europa, convertiste coi vostri discorsi un numero infinito di peccatori e d’infedeli, dilucidaste coi vostri scritti tutti i dogmi, tutti i precetti, tutte le massime del Cristianesimo, e ne combatteste tutti i nemici, e malgrado cosi serie e così molteplici occupazioni, non lasciaste mai d’impiegare ogni giorno molte ore nell’orazione, e di mortificare la vostra carne colle più austere penalità, otteneteci ve ne preghiamo, la grazia d’impiegare sempre in opere di santificazione tutti i momenti di nostra vita, e di non tralasciare giammai quelle pratiche di pietà e di penitenza che sono indispensabili a conservarci e farci crescere ogni giorno nello stato della giustizia. Gloria.
IV. O glorioso S. Tomaso, che facendo sempre vostra delizia la divozione la più fervorosa a Gesù crocefisso e sacramentato ed alla S. Vergine Maria, e promovendone il culto, e zelandone la gloria, otteneste sempre con sicurezza l’esaudimento di tutte le vostre suppliche, otteneteci, ve ne preghiamo, la grazia che mettendo anche noi in Gesù ed in Maria tutta la nostra fiducia, e professandone sincera la divozione, ne riportiamo continuamente lume nei dubbj, difesa nei pericoli, consolazione negli affanni e il necessario soccorso in tutti i nostri bisogni. Gloria.
V. O glorioso S. Tomaso, che assicurato da Gesù Cristo d’aver ben scritto di Lui, specialmente sul più grande di tutti i misteri, la SS. Eucaristia, e interrogato di qual mercede foste voi desideroso, nient’altro Gli domandaste fuorché il suo amore in questa vita e il suo possesso nell’altra, otteneteci, ve ne preghiamo, la grazia di non cercar mai altro compenso di tutte le nostre fatiche, fuorché la grazia di perseverare e di crescere nel suo amore fino alla morte, onde avere la bella sorte di partecipare alla sua gloria per tutta quanta l’eternità. Gloria.
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Immagine di anteprima : Francisco Herrera il Giovane, San Tommaso d’Aquino, 1656, Museo de Bellas Artes de Sevilla, Siviglia / commons.wikimedia.org
Fonte immagini : commons.wikimedia.org / scuolaecclesiamater.org