“L’Arcangelo S Gabriele – scrive l’Apostolo del Rosario Bartolo Longo – è per le sublimi missioni Dio affidategli uno dei più potenti tra i Sette Spiriti assistenti al Trono di Dio. Egli difatti e la Fortezza di Dio, è l’Angelo dell’Incarnazione, è il Ministro, Custode sublime della gran Madre di Dio. A lui è la custodia delle imagini di Maria Santissima. Esser divoti dell’Arcangelo S Gabriele vuol dire ottener l’amore della Madre celeste. Grande è la potenza di lui presso la Regina del Cielo e della terra. Rivolgiamoci fidenti a tanto intercessore in qualunque nostro bisogno e spirituale e temporale ed egli ci otterrà qualunque grazia”. Fondati su questo invito di uno dei più grandi devoti della Madre di Dio, offriamo ai Lettori alcune preghiere per onorare lo spirito beato che alla stessa Madre recò l’annunzio della incarnazione del Verbo.

I. Per quella gloria che vi distingue fra tanti vostri compagni, o grande arcangelo s. Gabriele, essendo voi uno dei selle che stanno continuamente al trono dell’Altissimo, ottenetemi la grazia che io cammini mai sempre alla divina presenza, affinché i miei pensieri, le mie parole, le mie azioni allora non abbiano in mira che la pura gloria di Dio. Gloria.
II. Per santo giubilo che sentiste, o glorioso arcangelo s. Gabriele, nell’essere spedito alla terra annunziatore del mistero il più consolante, cioè l’Incarnazione del verbo e l’universal Redenzione, ottenetemi la grazia che io non mi gonfi tra gli onori, né mi smarrisca tra le umiliazioni, ma sappia di tutto servirmi secondo i disegni di Dio, i quali non hanno altro scopo che la mia e la comune santificazione. Gloria.
III. Per quella ineffabile allegrezza che voi provaste, o glorioso arcangelo s. Gabriele, nel presentarvi in Nazaret a Maria, la più privilegiala e la più santa fra tutte le figlie di Eva, ottenetemi la grazia ch’io le professi costantemente una singolarissima divozione, e che mi occupi a tutto potere nell’accrescere il numero de’ suoi divoti e nel promovere il suo culto, affine di partecipare a quella beatitudine che unicamente sta promessa a’ suoi veneratori. Gloria.
IV. Per quell’insolito gaudio che vi innondò, o glorioso arcangelo s. Gabriele, nel preconizzare Maria come la piena di grazia, la benedetta fra le donne, e l’unica eletta fra tutte a divenir madre del Verbo, ottenetemi, vi prego che amando io, ad imitazion della Vergine, il ritiro e la preghiera, meriti di essere distinto anche in terra con particolari benedizioni. Gloria.
V. Per quell’improvviso stupore che vi comprese, o glorioso arcangelo s. Gabriele , quando vedeste la Vergine conturbarsi alle vostre magnifiche parole, ottenetemi, vi prego, un affetto costante alla santa umiltà, che è il fondamento ed il sostegno di tulle le virtù. Gloria.
Vi. Per quella straordinaria venerazione che per Maria concepiste, o glorioso arcangelo s. Gabriele, quando la vedeste più pronta a rinunziar l’onore della divina maternità che la conservazione della propria verginità, ottenetemi vi prego, la risoluzione ed il coraggio di rinunziare tutti i piaceri e tutte le grandezze del mondo anzi che violare menomamente le promesse fatte al Signore. Gloria.
VII. Per quell’ammirabile benignità onde voi, glorioso arcangelo s. Gabriele, dissipaste tutti i timori che agitavano il cuor di Maria quando sentissi da voi annunziare per madre, sgombrate, vi prego, la mia mente da tulle le illusioni con cui il principe delle tenebre si sforza di impedire la cognizione chiara e precisa delle verità quanto certe altrettanto indispensabili alla salute. Gloria.
VIII. Per quella generosa prontezza con cui la Vergine credette a tutte le vostre parole, o glorioso arcangelo s. Gabriele, e consenti alla proposta di divenir madre del Verbo e corredentrice del mondo, ottenetemi, vi prego , la grazia che io mi uniformi sempre spontaneamente alla volontà de’ miei maggiori, e porti sempre con allegria quella mistica croce di patimenti che piacerà al Signore di addossarmi. Gloria.
IX. Per quella gioja infinita che innondò insieme tutti i cuori de’ giusti nel limbo, degli angioli nel paradiso e degli uomini sopra la terra , quando riportando voi, o glorioso arcangelo s. Gabriele, al trono della SS. Trinità il consenso della Vergine, discese il Verbo del Padre nel di lei seno, ove per opera dello Spirito Santo si vestì delle nostre miserie, ottenetemi la grazia che io cammini fedelmente dietro gli esempj luminosissimi che di tulle le virtù venne a darci questo Unigenito incarnato, affinché, dopo averlo seguito per la strada dei dolori, giunga con lui a salire il monte misterioso della vision sempiterna. Gloria.

Deus, qui inter céteros Angelos, ad annuntiándum Incarnatiónis tuæ mystérium, Gabriélem Archángelum elegísti: concéde propítius; ut qui festum ejus celebrámus in terris, ipsíus patrocínium sentiámus in cælis: Qui vivis et regnas in sǽcula sæculórum. Amen.
O Dio, che, per annunziare il mistero della tua Incarnazione, scegliesti fra gli altri Angeli l’Arcangelo Gabriele: concedi benigno, che, come ne celebriamo la festa in terra, così ne sentiamo il patrocinio in cielo: Tu che sei Dio, e vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen
Indulgenza di tre anni; plenaria, alle solite condizioni, se recitata ogni giorno per un mese intero (S. Paen. Ap., 25 apr. 1949).
NOVEVA A SAN GABRIELE : Si celebra solitamente dal 15 al 23 marzo in preparazione alla festa dell’Arcangelo, il 24 marzo. Si può comunque fare in qualsivoglia tempo dell’anno. La Santa Madre Chiesa a chi celebra questa Novena concede: ogni giorno un’indulgenza di cinque anni; plenaria alla fine del pio esercizio (Pius IX, Audientia 3 ian. 1849; S. C. Episc. et Regul., 28 ian. 1850; S. C. Indulg., 26 nov. 1876; S. Paen. Ap., 2 iun. 1933).
Fonti: Manuale di Filotea del can. Giuseppe Riva; Enchiridion Indulgentiarum (Romae, 1952)
Immagine : El Greco, Annunciazione, 1570, Museo del Prado, Madrid / wikimedia.org
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