Aprile è un mese denso di feste di Santi. Fra questi spiccano anche alcuni Sommi Pontefici. Attraverso le pagine del Breviario Romano condividiamo con voi le loro storie.

Sant’Aniceto, papa e martire (155-166)
festa 17 aprile

Aniceto, Siro, governò la Chiesa sotto l’imperatore Marco Aurelio Antonino. Decretò che i chierici non si lasciassero crescere i capelli. In cinque ordinazioni, nel mese di Dicembre, creò diciassette preti, quattro diaconi, nove vescovi per luoghi diversi. Visse nel pontificato otto anni, otto mesi, ventiquattro giorni. Ricevuta la corona del martirio per la fede di Cristo, fu sepolto sulla via Appia, nel cimitero detto poi di Callisto, il 17 di Aprile.

San Gaio, papa e martire (283-296)
festa 22 aprile

Caio, Dalmata, della famiglia dell’imperatore Diocleziano, ordinò che nella Chiesa si ascendesse all’episcopato per i seguenti gradi di ordini e onori: di Ostiario, Lettore, Esorcista, Accolito, Suddiacono, Diacono, Prete. Egli fuggendo la crudeltà di Diocleziano verso i Cristiani, si nascose per qualche tempo in una spelonca; ma otto anni dopo conseguì la corona del martirio insieme con suo fratello Gabino, dopo aver governato dodici anni, quattro mesi e cinque giorni; e dopo aver creato nel mese di Dicembre venticinque preti, otto diaconi e cinque vescovi. Fu sepolto nel cimitero di Callisto, il 22 Maggio. Urbano VIII fece rivivere la sua memoria in Roma, e ne restaurò la chiesa in rovina, onorandola d’un titolo, d’una stazione e delle reliquie di lui.

San Sotero, papa e martire (166-175)
festa 22 aprile

Sotero, nato a Fondi, nella Campania, decretò che le sacre vergini non toccassero né i vasi sacri né le palle, e che non venissero incensate in chiesa. Egli stabilì ancora che nella Cena del Signore tutti i fedeli ricevessero il corpo di Cristo, eccetto quelli che ne fossero esclusi per un fallo grave. Regnò sul seggio pontificale tre anni, undici mesi e diciotto giorni. Ricevé la corona del martirio sotto l’imperatore Marco Aurelio, e fu sepolto nel cimitero detto poi di Callisto; dopo aver creato, secondo il costume dei predecessori, nel mese di Dicembre, diciotto preti, nove diaconi e undici vescovi per luoghi diversi.

San Cleto, papa e martire (80-92)
festa 26 aprile

Cleto, Romano, figlio di Emiliano, della regione quinta e del quartiere di Patricio, governò la Chiesa sotto gli imperatori Vespasiano e Tito. Conforme ai precetto del Principe degli Apostoli, egli ordinò per Roma venticinque preti. Fu il primo a usare nelle lettere: “Salute e apostolica benedizione”. Egli, organizzata ottimamente la Chiesa e governatala per dodici anni, sei mesi e due giorni, ricevé la corona del martirio sotto l’imperatore Domiziano, nella seconda persecuzione, dopo quella di Nerone, e fu sepolto nel Vaticano presso la tomba del beato Pietro.

San Marcellino, papa e martire (296-304)
festa 26 aprile

Marcellino, Romano, governò la Chiesa dall’anno 296 all’anno 304 durante l’immane persecuzione dell’imperatore Diocleziano. Ebbe a soffrire molte vessazioni in seguito all’ingiusta severità di quelli che lo rimproveravano di troppa indulgenza verso i caduti nell’idolatria, e che fu la cagione per cui venne calunniosamente diffamato, quasi avesse offerto incenso agli idoli. Ma questo beato Pontefice subì la pena capitale per la confessione della fede insieme con tre altri Cristiani, Claudio, Cirino Antonino. I loro corpi gettati via e rimasti insepolti per trentasei giorni per ordine dell’imperatore, il beato Marcello avvertito in sogno da san Pietro li fece seppellire onorevolmente nel cimitero di Priscilla sulla via Salaria, con accompagnamento di preti e diaconi, di inni e lumi. Egli resse la Chiesa sette anni, undici mesi e ventitré giorni; nel qual tempo tenne due ordinazioni nel mese di Dicembre, nelle quali creò quattro preti e cinque vescovi per luoghi diversi.

Fonte: divinumofficium.com
Immagine: Perugino e altri, Teoria dei papi martiri, XV sec., Cappella Sistina, Palazzo Apostolico Vaticano (fonte: raffaelecaracciolo.com)