Nella Domenica detta “del buon Pastore” proponiamo alcune preghiere composte da Pio XII.
Preghiera per la santificazione dei sacerdoti
da recitarsi dal Clero
Domine Iesu, Pontifex aeterne, Pastor bone, fons vitae, qui nos, nullis nostris suffragantibus meritis, ex peculiari Sacratissimi Cordis tui munere in sacerdotum tuorum ordinem aggregasti, ad illa implenda vota, quae gratia tua mentibus nostris aspirat, auxiliantis misericordiae tuae nobis larga dona concede. Tu qui pro nobis sanctificasti teipsum, ut simus et ipsi sancti in veritate (cfr. Io. 17, 19), fac, ut a via, quae tu es, numquam digredientes, in doctrina tua sollertes, in exsequendis legis tuae praeceptis fideles, suavissimi Cordis tui imaginem in nostros mores referamus, et in te et per te in omnibus rebus Patri placeamus caelesti.
Resplendeat in nobis cum prudentia omnis forma iustitiae, et castae temperantiae moderationi fortitudinis robur adiungatur. Pectori nostro sincera fides insideat, immortalium bonorum spes solacii rorem infundat; ibique caelestis ignis fiammescat, quem Cor tuum fornax ardens caritatis accendat. Fac ut in verbis tuis, in quibus aeterna sapientia refulget, iugis meditatio nostra versetur, et unde ipsi pascimur, oves gregis tui, curam nostram, pascamus. Qui Evangelio tuo adversantur, unitatis nostrae vereantur compaginem, neque ullo modo in nobis quidquam deprehendant, quod Ecclesiae tuae, Matri nostrae, experti rugae et maculae, imputent. Fac denique ut non nostras utilitates, sed tuam gloriam sectantes, usque ad extremum halitum in officio nostro, rectae voluntatis conscientia pura, perstemus; et cum corpus nostrum morietur, te, quem in terris habemus ductorem et comitem, in Sanctorum splendoribus aeternum praemium sortiamur. Qui vivis et regnas cum Deo Patre in unitate Spiritus Sancti per omnia saecula. Amen.
Die 14 Maii 1956
Ssm.us D. N. Pius div. Prov. Pp. XII benigne tribuere dignatus est partialem mille dierum Indulgentiam, a sacerdotibus saltem corde contrito acquirendam, quoties supra relatas preces devote recitaverint. Contrariis quibuslibet minime obstantibus.
N. Card. CANALI, Paenitentiarius Maior
S. Luzio, Regens
Preghiera per la santificazione dei sacerdoti
da recitarsi dai fedeli
O Gesù, Pontefice eterno, Pastor buono, Fonte di vita, che per singolare munificenza del tuo dolcissimo Cuore ci hai dato i nostri Sacerdoti a fine di compiere in noi quei disegni di santificazione che la tua grazia ispira ai nostri cuori, noi ti preghiamo: vieni in loro aiuto con la tua misericordia soccorritrice.
Sia in essi, o Gesù, viva nelle opere la Fede, incrollabile nelle prove la Speranza, ardente nei propositi la Carità. La tua parola, raggio dell’eterna Sapienza, divenga, per la continua meditazione, l’alimento perenne della loro vita interiore; gli esempi della tua vita e della tua Passione si rinnovino nella loro condotta e nelle loro sofferenze a erudizione nostra, a luce e conforto nei nostri dolori.
Fa’, o Signore, che i nostri Sacerdoti, distaccati da ogni mondano interesse e unicamente solleciti della tua gloria, persistano fedeli al dovere con pura coscienza fino all’estremo anelito. E quando con la morte del corpo rimetteranno nelle tue mani la ben compiuta consegna, abbiano in Te, Signore Gesù, che fosti in terra loro Maestro, l’eterno premio della corona di giustizia nello splendore dei Santi. Così sia.
1000 giorni d’indulgenza (S. Paen. Ap. 17 Iulii 1956)
Preghiera per le vocazioni sacerdotali
Signore Gesù, Sacerdote sommo e Pastore universale, che c’insegnasti a pregare dicendo: «Pregate il padrone della messe che mandi operai alla sua messe» (Matth. 9, 38), ascolta benevolo le nostre suppliche e suscita molte anime generose, che, animate dal tuo esempio e sostenute dalla tua grazia, bramino di essere i ministri e continuatori del tuo vero ed unico sacerdozio.
Fa’ che le insidie e le calunnie del nemico maligno, secondato dallo spirito indifferente e materialista del secolo, non offuschino tra i fedeli quell’eccelso splendore e quella profonda stima dovuta alla missione di coloro che, senza essere del mondo, vivono nel mondo per essere dispensatori dei divini misteri. Fa’ che, per preparare buone vocazioni, si continui sempre a promuovere nella gioventù l’istruzione religiosa, la pietà sincera, la purezza della vita e il culto dei più alti ideali. Fa’ che, per secondarle, la famiglia cristiana non cessi mai di essere semenzaio di anime candide e fervorose, cosciente dell’onore di dare al Signore alcuni dei suoi abbondanti rampolli. Fa’ che alla tua Chiesa stessa, in tutte le parti del mondo, non manchino i mezzi necessari per accogliere, favorire, formare e portare a maturità le buone vocazioni che le si offrono. E affinché tutto ciò divenga realtà, o Gesù amantissimo del bene e della salvezza di tutti, fa’ che la potenza irresistibile della tua grazia non cessi di scendere dal cielo sino ad essere in molti spiriti; prima, chiamata silenziosa, poi, generosa corrispondenza, e infine, perseveranza nel santo servizio.
Non ti affligge, o Signore, il vedere tante moltitudini come greggi senza pastore, senza chi spezzi loro il pane della tua parola, chi porga loro l’acqua della tua grazia, col pericolo che rimangano alla mercé dei lupi rapaci che continuamente le insidiano?
Non ti duole il contemplare tanti campi, ove non è ancora entrato il vomere dell’aratro, ove crescono, senza che alcuno disputi loro il terreno, i cardi e i pruni? Non ti dà pena il mirare tanti orti tuoi, ieri verdi e frondosi, prossimi a divenire gialli ed incolti? Permetterai che tante messi già mature si sgranellino e si perdano per mancanza di braccia che le raccolgano?
O Madre purissima Maria, dalle cui mani pietose ricevemmo il più santo di tutti i sacerdoti; o glorioso Patriarca S. Giuseppe, esempio perfetto di corrispondenza alle chiamate divine; o santi sacerdoti che in cielo formate intorno all’Agnello di Dio un coro prediletto; otteneteci molte e buone vocazioni, affinché il gregge del Signore, da vigili pastori sorretto e guidato, possa giungere ai pascoli dolcissimi della eterna felicità. Così sia!
Dieci anni di indulgenza ogni volta. Indulgenza plenaria, alle solite condizione, recitata per un mese intero (S. Paenit. Ap. 6 Nov. 1957)
Fonte: vatican.va
Fonte immagina: liturgia.mforos.com
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