La torta salata di erbe amare è una ricetta dedicata a Santa Caterina da Siena, che, secondo il calendario tradizionale si festeggia il 30 aprile. Si tratta di una torta salata costituita da un guscio di pasta frolla salata al vino ed un ripieno di spinaci e cicorie arricchito con delle scaglie di pecorino. Santa Caterina si privava di tutto: annacquava il vino con l’acqua e sostituiva la carne con le verdure; si cibava prevalentemente di pane ed erbe, arrivando, in seguito, ad eliminare anche il pane. Quindi, la sua fu una vita caratterizzata da privazioni e questa torta salata vuole ricordare i suoi pasti poveri, di una cucina tipica del tempo. Nella cucina povera della santa, il formaggio non veniva utilizzato ma in questa torta è stato aggiunto per dare un tocco di sapore in più alla ricetta.

Caterina Benincasa, nata a Siena probabilmente nel 1347, ebbe la prima visione all’età di sette anni e questa è un’analogia con Santa Ildegarda, dato che anch’ella cominciò ad avere visioni in tenera età, addirittura a tre anni. Divenne terziaria dell’Ordine di San Domenico verso il 1360 ed esercitò una grande influenza con la sua vita di preghiera e di mortificazione e con la diffusione dei suoi scritti spirituali. I richiami incessanti alla pace civile e alla riforma della Chiesa fanno di lei una delle grandi figure del XIV secolo. Santa Caterina si dedicò all’assistenza degli ammalati, in particolare quelli affetti da malattie contagiose. Inoltre, come Santa Ildegarda veniva tediata da malattie soprattutto quando venivano posti ostacoli alla sua missione, anche Santa Caterina fu colpita da una malattia quando non fu ammessa fra le terziarie domenicane perché troppo giovane. La malattia le sfigurò così tanto il volto da farla sembrare più anziana e in questo modo fu accettata in convento. Un’altra analogia con Santa Ildegarda fu il suo adoperarsi, per amore della Chiesa, nel consigliare e rimproverare i Papi. Santa Caterina ricevette le stigmate che, però, per sua richiesta rimasero invisibili. Stremata dalle mortificazioni e dalle fatiche, morì a Roma il 29 aprile 1380. Fu canonizzata nel 1461 da papa Pio II. Con la lettera apostolica del 18 giugno 1939, Papa Pio XII proclamò Santa Caterina da Siena e San Francesco d’Assisi patroni d’Italia. Tra i suoi simboli vi sono il giglio, che indica la purezza, ed il libro, che rappresenta la dottrina. E’ stata la prima donna, insieme con Santa Teresa d’Avila, ad aver avuto il titolo di Dottore della Chiesa.

La ricetta è tratta da pensieriepasticci.it

DOSI: 8 porzioni

DIFFICOLTA’: Bassa

PREPARAZIONE: 30 minuti

RIPOSO: 30 minuti

COTTURA: 60 minuti

COSTO: Basso

INGREDIENTI:

Per la frolla salata:

  • 300 g di farina 00
  • 75 g di olio EVO
  • 75 g di vino bianco secco
  • 23 g di acqua
  • 1 pizzico di sale

Per il ripieno:

  • 150 g di spinaci
  • 150 g di cicoria o bietole
  • 130 g di pecorino a scaglie (io ho usato quello romano)
  • 1 spicchio d’aglio (io l’ho omesso)
  • Olio EVO q.b.
  • Noce moscata q.b.
  • Sale q.b.
  • Pepe q.b.

PREPARAZIONE:

Per preparare la torta salata di erbe amare, per prima cosa preparate la frolla salata. Impastate in una ciotola tutti gli ingredienti, prima con un cucchiaio e poi con le mani, fino ad ottenere un composto omogeneo e compatto. Se l’impasto dovesse risultare troppo secco, aggiungete un po’ d’acqua.

Poi stendete la pasta ottenuta tra due fogli di carta da forno con il mattarello e adagiatela in una tortiera con il fondo amovibile, imburrata ed infarinata, di circa 20,5 cm di diametro. Quindi, bucherellate il fondo della frolla con una forchetta e mettetela in frigorifero.

Nel frattempo, preparate il ripieno. Mondate e lavate bene le verdure, dopodiché sbollentatele per qualche minuto in una pentola con acqua bollente salata. Poi scolatele e ripassatele in una padella dove avrete fatto soffriggere l’aglio (che io ho omesso) nell’olio per alcuni minuti.

Quando la verdura è ben cotta, eliminate l’aglio, spegnete la fiamma e lasciatela intiepidire. Poi aggiungete il pecorino a scaglie, lasciandone un po’ da parte, la noce moscata ed il pepe e regolate di sale ma senza esagerare, dato che il formaggio è già salato.

Ora riempite il guscio di pasta frolla con le verdure, aggiungendo dell’altro pecorino in superficie. Poi fate cuocere in forno statico preriscaldato a 180° per circa 40 minuti.

Infine, sfornate, fate intiepidire e servite.

Alla prossima ricetta,