C’è poco da dire: Bergoglio è un fedele – e trasparente – interprete della linea neomodernsita del colpo al cerchio e del colpo alla botte. Metodo che in teologia ha portato allo sfascio conciliare e in politica a quello democristiano.
Una via collaudata: alternare un’Assisi 1986 a una genuflessione di fronte a una statua mariana, intervallare il riconoscimento ratzingeriano delle aberrazioni neocatecumenali ad un motu proprio in cui la Tradizione si liberalizza quasi fosse una droga da dare a piccole dosi a dipendenti incalliti. Ora il clima è cambiato, ma non la sostanza del metodo: e tra un sussurro (ridicolo) su Concordato e ddl Zan, un patetico “stop” alle benedizioni omosessuali ecco arrivare la letterona di appoggio bergogliano alla punta avanzata del filo-omosessualismo “cattolico” militante, “padre” James Martin.
Dopo il film su Elton John (con investimento vaticano) pare la logica conseguenza. Del resto questa è la chiesa della misericordia (minuscole volute) che nel turbinio conservatori/progressisti degli ultimi decenni ha condotto allo smantellamento della Fede in amplissimi settori della società.
Il delirio ecumenista, condannato definitivamente dalla Chiesa, ha un’implicazione ineludibile, che lo supera: si inizia abbracciando scismatici e protestanti, per passare ad induisti e musulmani, per giungere infine a comunicare e benedire abortisti (vedere caso Biden) e militanti LGBT. Si badi: l’inclusione non è rivolta alle sole persone, ma inevitabilmente alle idee che portano. Tolta la Verità, resta il caos. Passare dai Fratelli Maggiori ai Fratelli Tutti (ma proprio tutti) è un attimo.
Torniamo al tema. Che ha scritto? Lo citiamo per semplicità dall’HuffPost:
“Dio si avvicina con amore ad ognuno dei suoi figli, a tutti e ad ognuno di loro. Il suo cuore è aperto a tutti e a ciascuno. Lui è Padre», ha scritto il Pontefice a Martin, in occasione del webinar Outreach Lgbtq Catholic Ministry che si è tenuto sabato 26 giugno. E ancora: “Lo stile di Dio ha tre tratti: vicinanza, compassione e tenerezza. Questo è il modo in cui si avvicina a ciascuno di noi. Pensando al tuo lavoro pastorale, vedo che cerchi continuamente di imitare questo stile di Dio. Tu sei un sacerdote per tutti e tutte, come Dio è Padre di tutti e tutte. Prego per te affinché tu possa continuare in questo modo, essendo vicino, compassionevole e con molta tenerezza”. Il papa esprime il suo sostegno a Martin e lo ringrazia per la sua attività nella comunità Lgbt, con la “capacità di essere vicino alle persone con quella vicinanza che aveva Gesù e che riflette la vicinanza di Dio
Sipario.
Foto da qui.
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