Giacomo, Galileo, figlio di Zebedeo e fratello germano dell’Apostolo Giovanni, chiamato col fratello tra i primi Apostoli, abbandonò il padre e le reti per seguire il Signore, e tutti due furono chiamati dallo stesso Gesù Boanerges, cioè figli del tuono. Egli fu uno dei tre Apostoli, che il Salvatore amò di più, e che volle avere come testimoni della sua trasfigurazione, del miracolo che fece allorché risuscitò la figlia del capo della sinagoga, e quando si ritirò sul monte degli Olivi per pregare il Padre, prima d’essere preso dai Giudei.
Dopo l’ascensione di Gesù al cielo, egli predicò la sua divinità nella Giudea e nella Samaria, convertendo moltissimi alla fede cristiana. Partito poi per la Spagna, vi convertì alcuni a Cristo; di questi in seguito san Pietro ne ordinò sette vescovi e li inviò per primi in Spagna. Quindi ritornato a Gerusalemme, avendo guadagnato, fra gli altri, alla verità della fede il mago Ermogene, e proclamando liberamente la divinità di Gesù Cristo, Erode Agrippa, divenuto re sotto l’imperatore Claudio, per conciliarsi i Giudei, condannò Giacomo alla pena capitale. Colui che l’aveva condotto al tribunale, vedendo il coraggio col quale andava al martirio, si dichiarò cristiano anche lui.
Mentre venivano portati al supplizio, egli chiese perdono a Giacomo; e Giacomo, baciandolo: «La pace sia con te» gli disse. Pertanto vennero tutti due decapitati; poco prima Giacomo aveva guarito un paralitico. Il suo corpo fu poi trasportato a Compostela, dove è in sommo onore, accorrendovi pellegrini da tutte le parti del mondo per motivo di pietà e di voti. Per celebrare la memoria del suo natale, la Chiesa ha scelto quest’oggi, ch’è il giorno della sua traslazione, perché fu verso la festa di Pasqua ch’egli, primo degli Apostoli, rese testimonianza a Gesù Cristo con l’effusione del suo sangue a Gerusalemme.

Maestro de Miraflores, San Giacomo Maggiore, prima del 1489, Museo Provincial de Pontevedra
[da wikimedia.org]

El Greco, San Giacomo pellegrino, 1590-1595, Museo de Santa Cruz, Toledo
[da wikimedia.org]

Camillo Rusconi, San Giacomo Maggiore, 1715-18, San Giovanni in Laterano, Roma
[da wikimedia.org]


I. O glorioso S. Giacomo, che per la vostra purità e pel vostro zelo meritaste di essere da Gesù Cristo, non solo sollevato al grado di apostolo, ma tra gli apostoli stessi previlegiato delle più intime sue confidenze unitamente a S. Pietro a S. Giovanni, quindi di essere spettatore della sua trasfigurazione sul Taborre, del suo sudor di Sangue nell’Orto, ottenete a noi tutti la grazia di essere sempre cosi casti, così disinteressati, cosi fervorosi da meritarci dal Cielo le grazie più elette e singolari. Gloria.

II. O glorioso S. Giacomo, che, annunziando ai popoli della Spagna il Vangelo della salute, instillaste nel cuore di tutti la più profonda venerazione per la santa vergine Maria, e la più viva confidenza nel suo patrocinio, indi con una sola parola confondeste e convertiste alla fede Fileta ed Ermogene che avevano preso l’iniquo assunto di contrariare coi loro artifizii le vostre sante imprese, ottenete a noi tutti la grazia di applicarci nel miglior modo possibile alla santificazione dei nostri fratelli, e di professare continuamente divozione sincera e fervorosa alla comun madre Maria, che è l’ajuto di tutti i cristiani, e l’arbitra di tutte le grazie. Gloria.

III. O glorioso S. Giacomo, che, dopo aver per la causa di G. Cristo sostenute le più grandi fatiche e affrontati i maggiori pericoli, aveste l’onore di essere il primo fra gli apostoli a sigillare col sangue la vostra fede, non che di convertire negli estremi momenti di vostra vita, ed aver per compagno del vostro martirio quel medesimo ebreo che sollecitò la vostra condanna presso di Erode, ottenete a noi tutti la grazia di sostenere sempre in pace le fatiche e i travagli di questa terra, e di contraccambiare coi beneficj i torti che riceviamo dai nostri fratelli, onde, vivendo come voi nella continua rinnegazione degli appetiti disordinati, meritiamo di essere un giorno vostri compagni nel Cielo. Gloria.

Jusepe de Ribera, San Giacomo Maggiore, 1634, Museo de Bellas Artes de Sevilla
[da wikimedia.org]

Francisco Polanco, San Giacomo Maggiore, Museo de Bellas Artes de Sevilla
[da wikimedia.org]

Giovanni Battista Tiepolo, San Giacomo Matamoros, 1749-1750, Museo delle Belle Arti, Budapest
[da wikimedia.org]


O glorioso Apostolo san Giacomo, che per il vostro cuore ardente e generoso foste da Gesù prescelto a testimone della sua gloria sul Tabor e della sua agonia nel Getsemani, Voi, il cui nome è simbolo di lotta e di vittoria, a noi ottenete forza e conforto nella continua lotta di questa vita, affinché, dopo aver seguito costantemente e generosamente Gesù, vittoriosi siamo da lui coronati nel cielo. Così sia.

Indulgenza di 300 giorni.
Indulgenza plenaria, alle solite condizioni, se recitata per un mese intero (S. Paen. Ap., 16 iul. 1923 et 12 iun. 1949)

Francisco de Zurbarán, Martirio di San Giacomo Maggiore, 1640 ca., Museo Nacional del Prado, Madrid
[da wikimedia.org]

Felix Castello, Predica di San Giacomo Maggiore, 1626-1675., Real Academia de Bellas Artes de San Fernando, Madrid
[da wikimedia.org]

Juan de Figueroa, Altare maggiore della Basilica cattedrale metropolitana di San Giacomo il Maggiore in Compostela, XVII sec.
[da oficinadelperegrino.com]


🔴 Santiago, l’Apostolo della Crociata

🔴 San Giacomo d’Africa: il miracolo del Matamoros in Kongo