Per prepararci alla solennità dell’Assunzione corporea della Vergine Maria al cielo condividiamo coi Lettori alcuni saggi dell’opera “L’Assunzione e l’Immacolata Concezione. Assunta perché Immacolata” del grande mariologo p. Gabriele M. Roschini osm, tra i compilatori della bolla dogmatica di Pio XII Munificentissimus Deus.

L’ASSUNTA E L’IMMACOLATA CONCEZIONE
Assunta perché Immacolata
di P. Gabriele M. Roschini, O.S.M.

PARTE PRIMA – STORIA DELL’ARGOMENTO
NEL PERIODO MODERNO (dal sec. XVI al XIX).


STEFANO BRULEFER (+ prima del 1500) insegna che la maledizione del Signore «sei polvere ed in polvere ritornerai» è talmente generale che si estende a tutti gli uomini, ad eccezione della B. Vergine «la quale è già in cielo (come piamente ritiene la Chiesa), perché non fu concepita nel peccato originale»[33].
AMBROGIO CATARINO O.P. (+ 1553) in parecchi dei suoi opuscoli ha dimostrato il nesso strettissimo che unisce fra loro l’Immacolata Concezione e l’Assunzione[34].
CIRILLO LUCARIS (+ 1638) in una Omelia sulla Dormizione insegna che «Iddio aveva accordato alla Vergine SS. il privilegio di non morire, se Essa l’avesse voluto, e di passare viva dalla terra al cielo; ma Ella non volle»[35]. Anche altri scrittori Greci hanno parlato nello stesso modo, per es. Costantino Dapontes[36].
ANGELO VULPES O.F.M. Conv. (+ 1647) espone chiaramente, anzi, esageratamente, il nesso necessario fra l’Immacolata Concezione e l’Assunzione[37].
LUIGI CRESPI Y BORJA (+ 1663), dall’immediata definibilità dell’Assunzione deduce l’immediata definibilità dell’Immacolata. Ammette perciò un nesso strettissimo e necessario fra le due verità[38].
FRANCESCO GUERRA O.F.M. riconosce alla Vergine, in forza della sua Concezione immacolata, il diritto alla immortalità, e insegna che la Vergine SS. vi rinunziò liberamente[39]. Deduce poi l’Assunzione dalla Immacolata Concezione, ossia «ex eo quod Beata Virgo adamitici peccati complex non fuit»[40]. La piena immunità dalla corruzione spirituale immunizzava la Vergine da qualsiasi corruzione corporale: «Iniustum est eius corpus putrescere, quod numquam animae blanditum est in scelere»[41].
«Se è morta per somigliare al figlio», Ella «doveva necessariamente risorgere»[42].
TOMMASO FRANCESCO DE URRUTIGOITI O.F.M. ammette anche lui il diritto della Vergine all’immortalità e la volontaria rinunzia al medesimo, poiché la morte è pena del peccato[43]. Egli prova l’mmacolata Concezione partendo dall’Assunzione[44].
Altrettanto ha fatto il B. Diego da Cadice, Cappuccino (1743-1801)[45].
II P. Gregorio di Gesù Crocifisso, O.C.D., parlando dell’Assunzione presso i più rinomati Teologi fioriti nella Spagna tra i secoli XV e XVIII, asserisce che essi «trovano una relazione intima tra il mistero dell’Assunzione e quello dell’Immacolata, poiché l’Assunzione della Vergine non è altro che una conseguenza necessaria della sua preservazione dal peccato originale»[46]. E cita Salmeron, Suarez, Baeza, Quiroga, Carlo del Moral, Urrutigoiti e Siuri[47].


[33] In quattuor divi seraphicique Bonaventurae Sententiarum libros interpretatio subtilissima, Venetiis 1504 s. fol.
[34] Così, per es. nell’opuscolo Disputatio pro immaculata beatae Virginis conceptione, L. III, ed. di Lione, 1542, p. 120, scrive: «Interim soli Christo et in eius gratiam matri suae hoc damus quod consummati sint in gloria, quia illis et hoc solum tribuimus, quod ab originali peccato fuerint immunes, Christus iure suo, mater ex privilegio».
[35] Cf. E. J. KIMMEL, Monumenta fidei Ecclesiae Orientalis, t. I, Iena, 1850, pp. 355 s.
[36] Inno III, p. 17, Venezia 1770.
[37] «Dicimus vere Mariam ex libertate mortuam fuisse citra omne debitum legis, utique ut mortem Filii sui imitaretur… Dicimus satis probabile Mariam post mortem regulariter ex communi lege citra miraculum surrexisse, sicut praeter legem communem obiisse. Conclusio semper supponit Mariam vere conceptam in plenitudine originalis iustitiae» (Sacrae theologiae Summa loannis Duns Scoti doctoris subtilissimi et commentaria, t. lII, P. IV, Napoli 1646, pp. 491, 503-506).
[38] Propugnaculum tehologicum definibilitatis proximae sententiae piae negantis beatam Virginem in primo suae conceptionis instanti originali labe fuisse infectam, Valenza, 1653,
p. 93, n. 121.
[39] Maiestas gratiarum et virtutum omnium Deiparae V. Mariae, t. I, lib. 2, tract. 1, c. 4, fragm. 3, n. 10, p. 167 s., Hispali 1659.
[40] O. c., t. II, lib. 4, tract. 8, disc. 3, fragm. 27, p. 3, p. 357 ss.
[41] O. c. 357, s.
[42] Ibid.
[43] Certamen scholasticum pro Deipara, t. 4, disp. 1, sect. 1, n. 2, p. 3, Lugduni 1675.
[44] O. c., sect. 33, n. 309 ss., p. 211 ss.
[45] Cf. Fr. Serafin de Ausejo, O.F.M. Cap., Doctrina Asuncionista del Beato Diego José de Cádiz, delatada a la Inquisiciòn, in Actas del Congreso Mariano, Franciscano, Español, Madrid, 1948, p. 317-343.
[46] La Asunción en la Teología Española, in Estudios Marianos, vol. VI, 1947, p. 373.
[47] Ecco le parole del Siuri: «Quinta ratio sumitur ex immunitate Beatae Virginis ab originali peccato, cui adnexa est immunitas a corruptione, et incineratione, nec non anticipata resurrectio: quae enim universae carnis maculam non contraxit, nec communem ceterorum sortem subire debuit, scil. in corporis incineratione et generali resurrectionis expectatione: et quae mortem non gustaret nisi propter conformitatem cum Filio, ita gustata morte debuit cum Fillo in anticipata resurrectione conformari» (L. c. 373 s.).
Aggiunge inoltre che Diego Murillo, Bartolomeo de Los Rios, Diego de la Vega, ecc., dedussero l’Assunzione dalla immunità dalla concupiscenza, conseguenza del peccato originale (L. c. p. 374 s.).

Testo trascritto da Salvatore Di Simone
Il testo integrale si può leggere su Christus vincit.
Immagine: Rosso Fiorentino, Assunzione della Vergine, 1405, Chiostro dei Voti, Basilica della Santissima Annunziata, Firenze (da wikipedia.org)

Assunta perché Immacolata – I Santi Padri

Assunta perché Immacolata – Gli autori medievali (sec. IX-XVI)

Le lezioni della Vergine Assunta

L’Assunzione di Maria e la vera glorificazione del corpo.

“L’Assunzione e la vita spirituale”. Un articolo del padre Roschini

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