Come noto, sulle colonne di Radio Spada abbiamo seguito la vicenda “Covid” sin dalle origini, lasciando spazio ad un dibattito interno, spesso con dure critiche alle scelte governative ma cercando (e sperando) di non cadere in banalizzazioni che finissero per prestare il fianco dal lato opposto. Abbiamo altresì tentato di non diventare una sorta di Radio Covid che, monotematicamente orientata, dimenticasse tutto il resto. Non di sola pandemia vive l’uomo.

Nei momenti salienti abbiamo fatto il punto. E ora sembra che siamo proprio in uno di questi momenti. Dopo la scelta pasticciata e caotica del Green Pass targato Draghi & C. (per un congresso all’aperto e distanziati ci vuole il foglio verde ma pare salire in metropolitana nelle ore di punta no), adesso l’aria tira in direzione di un Green Pass generalizzato, per tutto o quasi, se non di un’obbligatorietà vaccinale vera e propria.

Ad aprire il fuoco è stata Confindustria, seguita dal governatore dell’Emilia Romagna Bonaccini, cui ha fatto eco il presidente dell’INPS Tridico e altri si sono accodati. L’intervento più rilevante in questo senso è quello di Walter Ricciardi, consigliere governativo in tema sanitario. In un’intervista a Repubblica ha sostenuto che la certificazione verde andrebbe richiesta in tutti gli ambienti di vita e di lavoro e anche sui trasporti, per garantire la libertà di movimento ai vaccinati e agli immuni, oltre alla ripresa dell’economia.

Di obbligo vaccinale – concetto distinto dall’obbligo di Green Pass, che prevede anche, in alternativa, il tampone – parla invece il presidente dell’Aifa Palù al Corriere della Sera: Credo che sia necessario interrogarsi sull’opportunità di introdurre l’obbligo vaccinale per chi ricopre una funzione pubblica: operatori sanitari, insegnanti, forze dell’ordine e altra categorie. E anche nella Cisl non manca chi discute di obbligatorietà vaccinale generalizzata. Altrove si ipotizzano soglie di età.

Insomma, pur evitando improbabili sfere di cristallo, la musica suonata dai media sembra il preludio di un giro di vite.


Foto di Antonio Dillard da Pexels