Il nemico, marcia, sempre, alla tua testa.
Ma la testa del nemico dove è,
che marcia alla tua testa.
Ma la testa del nemico dove è,
che marcia alla tua testa.

(Claudio Lolli, La socialdemocrazia)

Giusto ieri col Guelfo Rosa lanciavamo dalle pagine di Radio Spada una riflessione su certi entusiasmi non troppo ponderati per la cerchia dei nuovi eroi e anti-eroi presentati da social e media generalisti, e sull’efficacia di questa opposizione.

Facendo salva la buona fede di tutti – compresa quella della celebratissima vicequestore – resta fermo il fatto che per capire dove si sta andando bisogna capire con chi e per che vie si sta andando. Ora – al netto delle rivendicazioni e preoccupazioni sul Green Pass, che Radio Spada ha fatto sue al punto di essere l’unica realtà cattolica integrale ad aver organizzato una giornata totalmente libera da lasciapassare – c’è da chiedersi dietro a chi una parte del nostro mondo si sta accodando con ricchi turiboli d’incenso.

Che pensa dunque Nandra Schilirò? Che universo ideale propone?

Già avvocato, dirigente di polizia, è anche autrice del romanzo La ragazza con la rotella in più in cui la protagonista, Lilia, “frustra la propria natura artistica”, “comprime la propria spiritualità confondendola con la religione” (32:00). Così la descrive il vicequestore in un video di presentazione presso Byoblu.

Il filmato di lancio è in realtà una lunga esposizione del pensiero della Schilirò, nella fase iniziale infarcito col solito condimento di litanie a Galileo e Giordano Bruno (5:00), elogi al filosofo Galimberti, riferimenti al sensitivo Gustavo Rol e via discorrendo.

L’intervento si apre con ampi riferimenti al DÁIMŌN (Δαίμων), che ognuno deve trovare. Sebbene la traduzione più semplice sia quella di “demone”, il termine ha un’etimologia incerta che viene ricondotta allo “spartire”, “distribuire”. Insomma il DÁIMŌN sarebbe colui che distribuisce, assegna il destino. Parlando del “mondo invisibile” la Schilirò ci dice che “possiamo dargli il nome che più ci piace: c’è chi lo chiama Dio, chi lo chiama campo quantico, chi Spirito Intelligente come lo stesso Gustavo Rol” (45:00). Rol riuniva nel suo salotto esponenti dell’alta società che testimoniavano alcuni episodi “paranormali” a lui collegati. Caratterizzato da un animismo antropocentrico, nel 1927 a Parigi scrisse: «Ho scoperto una tremenda legge che lega il colore verde, la quinta musicale ed il calore. Ho perduto la gioia di vivere. La potenza mi fa paura. Non scriverò più nulla!».

Nel suo ampio discorso la Schilirò ci spiega anche che “tutto e tutti siamo collegati”, che è stato scientificamente scoperto “che abbiamo una coscienza collegata al nostro DNA e che questa coscienza comunica col resto dell’universo attraverso campi magnetici ed elettromagnetici” (15:00).

In un estratto della recensione del volume, pubblicata su R2020, si può leggere:

“Se è vero che a dare originalità ad una storia non è il tema, ma il modo di raccontarla, questo romanzo è sicuramente unico: l’autrice spiega nei ringraziamenti posti alla conclusione di aver cercato di creare un genere nuovo, che definisce real spiritual fantasy, capace di fondere “quotidianità, elementi sovrannaturali e fantasia”. Le sofferenze di Lilia non sono dovute soltanto all’ingiustizia della società, ma anche al fatto che viene da un altro pianeta, Nima, più evoluto della Terra. La “rotella in più” del titolo fa riferimento proprio ad un pezzo di metallo proveniente dal suo pianeta che è rimasto nel suo corpo. In parallelo alla sua, procede la storia di quattro giovani con problemi psicologici che si conoscono nella sala d’attesa del loro psichiatra e hanno la visione di un essere soprannaturale, Lor, che annuncia loro che sono stati scelti per la missione di salvare il mondo dalle ombre. Queste ultime sono esseri per metà uomini e per metà demoni che hanno ceduto alle tentazioni del denaro, del sesso, del successo e dell’inganno. Lor insegna ai quattro a diventare consapevoli dei propri poteri, e imparano a poco a poco ad usarli. Fa parte della loro missione incontrare Lilia, che è in realtà la strega più potente di tutti i tempi”.

Sipario.



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