
di Massimo Micaletti
In molti lettori di RS mi hanno chiesto di riproporre Spadamotors: con piacere riprendo questa rubrica, annotando otto modelli – a due e quattro ruote – ogni Domenica, fino alla prima d’Avvento. Ringrazio chi mi ha sollecitato, farò quel che posso: è bello sapere che tra chi ci segue ci siano appassionati di motori “di una volta”. Anche in questo, gli amici di Radio Spada si confermano cattolici lontani da ogni cliché.
Basata sul pianale Tipo, la Coupé montava motori molto performanti (la Turbo 20V da 220CV è la Fiat più veloce di sempre, coi suoi 250 Kmh) su sospensioni non sempre all’altezza: questa combinazione, in astratto abbastanza preoccupante, ne ha fatto in realtà una vettura molto divertente da guidare, con un comportamento “vecchio stile” che è la gioia degli appassionati della bella guida. Non a caso, nel 1995 “Quattroruote” la mette a confronto con l’Audi TT e – udite udite – con la Porsche Boxster, la quale, per la cronaca, rimedia una discreta batosta pur costando quasi il doppio.
Ma veniamo al punto, e il punto è la linea: lo stile della Coupé si deve a Chris Bangle e Pininfarina, l’uno geniale e fuori dagli schemi (pensiamo alla sconcertante e irresistibile Serie 7 E65 della BMW), l’altro da atelier delle più belle auto italiane a struttura di engineering e realizzazione di linee difficili. La Coupé presenta tagli, linee tese, spigoli e curve in un insieme che le dona una presenza scenica eguagliata da nessuna vettura della sua classe e da poche altre in assoluto. A coronamento, Bangle rende quello che è sempre un limite nel disegno delle coupé compatte – la configurazione quattro posti – un ulteriore tratto di carattere e la vettura sembra più bassa e larga di quel che effettivamente: le fiancate non sono mosse da modanature o fregi, bastano i graffi sui parafanghi ad alleggerire i volumi pieni e possenti. Gli interni non sono da meno, dominati da una fascia orizzontale in tinta con la carrozzeria e da un tono sportivo più discreto, che riemerge con prepotenza nelle versioni dotate dei bellissimi Recaro.
La Fiat Coupé ci ricorda che c’è stato un tempo in cui le auto non erano solo SUV. Ed erano bellissime.
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