di Miguel

Cari Amici di Radio Spada,

era tutto molto prevedibile e in una certa misura su queste colonne era stato anche previsto in diversi interventi, in particolare penso a Ci deve scappare il morto?, e tra gli altri al passaggio:

La società si sta dunque disponendo in questo momento secondo uno schema prevedibile?

Sì, forse non previsto ma prevedibile sì. Siamo al “pessimo governo vs pessima caciara”.

Che dire? Quando le idee sono poche e ben confuse, si arriva a questo punto: cioè ad essere ottime pedine. Qui per mesi si è spiegato che non basta aver ragione ma bisogna aver ragione con riferimenti intellettuali giusti, esprimendosi in modo giusto.

Per lungo tempo si è ripetuto che la compagnia che si sceglie non è indifferente, che se certo scientismo mistico-vaccinale è ridicolo e pericoloso lo è pure il buttare tutto in un calderone inconcludente in cui si mescolano errori da matita blu ad un attivismo sciocco e sconclusionato.

Si è ribadito allo sfinimento che più che ciarlare sui social (non senza cecità verso una “dittatura digitale” non meno preoccupante di altre forme dittatoriali) si doveva fare l’opposizione più difficile e impopolare, ovvero quella della formazione e del “salvataggio dei semi”, magari vedendosi di persona, senza Green Pass e – perchè no – alla giornata senza Green Pass organizzata da RS, che è andata pure bene.

A costo di diventar pedanti si è detto a più riprese che il pessimo governo che tiene le redini del Paese non rende automaticamente indiscutibili tutte le istanze di tutta la presunta opposizione (in campo politico, morale, pratico, ecc) e che perché esista un’opposizione non basta una rivendicazione puntuale buttata a caso in mezzo ad altro.

Insomma si è chiarito che sarebbe stato comodo lisciare il pelo alla propria tifoseria, ma che non siamo qui per questo, quanto piuttosto per dire anche quello che non piace. Ai lontani e ai vicini, pure a quelli che preferiscono il facile urlo nel bidone all’analisi dei fatti.

Ora, su più piani, fioccano le conferme dell’ovvio. Un ovvio che si poteva scoprire agilmente cercando di accettare qualche complessità connessa alla situazione. L’ultima è quella di ieri. Su Radio Spada si è dato conto di una piazza (Piazza del Popolo) fatta di tante persone che con mille buon ragioni stavano lì, una piazza non solo legittima ma in larga parte esasperata dalla situazione.

Come sempre accade in questi casi però arriva l’utile idiozia, tanto preconizzata. Un gruppo nutrito di manifestanti (non tutti, ci mancherebbe) ha avuto la geniale idea di fare il più ampio, profondo ed efficace servizio al sistema: ben ripresi da uno dei capi di IoApro, Biagio Passaro, che ha mandato le immagini in diretta sulla rispettiva pagina Fb, hanno deciso di entrare nella sede della Cigl. Il Passaro nel suo video ha fatto il capolavoro: ha servito su un piatto d’argento la diretta dell’occupazione, con annessi e connessi. Certo, una volta sfondato – “siamo dentro la Cigl!” – con l’invito a non rompere nulla (che è un po’ come l’invito in una gita al bordello a non abbandonarsi a pensieri contro il 6° comandamento). Sullo sfondo bestemmie (non del Passaro). A fine giornata diversi arresti, tra cui Castellino di Forza Nuova.

Rapidamente esecutivo il copione. Landini che invoca la Costituzione, Draghi e Mattarella che intervengono, il ministro Orlando che rilancia l’idea di sciogliere le “organizzazioni fasciste”, Fiano che presenta una mozione.

Una legittima opposizione delegittimata. Un capolavoro col fiocco. Un doppio assist a porta vuota. Di meglio, anzi di peggio, era difficile immaginare.

Come da programma.

Saludos,

P.S.: Per carità e per prudenza resto sul giudizio dei fatti (“utile idiozia”) e non mi spingo in quello sulle persone che non conosco (dunque non scrivo “utili idioti”). Anche questo fa parte della complessità della situazione.

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