Dal Rev. Don Leonardo Ricotta (Palermo) riceviamo un’opera monumentale e importante, un’efficace e accessibile divulgazione della dottrina cattolica così come elaborata dal Dottore per eccellenza, San Tommaso d’Aquino. Un’opera che rende il tomismo alla portata di tutti, per la quale ringraziamo l’alacre e generoso Autore! [RS]
I precedenti moduli pubblicati si trovano qui: CATECHISMO TOMISTA
275. L’uomo è custodito dagli angeli?
Sì, l’uomo ha sempre accanto a sè una presenza angelica per due motivi.
Primo. Perché in tal modo si realizza l’intima connessione tra le creature nell’opera di Dio.
Secondo. Perché l’uomo è stato reso debole dal peccato originale e quindi ha particolare bisogno di assistenza e aiuto.
276. Ciascun uomo è custodito da un angelo in particolare?
Sì, a ciascun uomo è assegnato un particolare angelo custode perché ciò rientra nell’ordine della Divina Provvidenza.
277. La custodia degli uomini è affidata soltanto agli angeli della gerarchia più bassa?
La custodia di un uomo si attua su due livelli.
Primo. In forma individuale e così ad ogni uomo è assegnato un angelo custode che appartiene alla gerarchia più bassa.
Secondo. In forma universale e così la custodia di una collettività umana spetta all’ordine dei Principati; le Virtù, a loro volta, esercitano la custodia sulle nature corporee e le Potestà stanno a guardia dei demoni. Secondo alcuni mistici, i sacerdoti, per la grandezza della loro missione, oltre all’angelo custode, vengono affidati anche alla protezione di un Arcangelo. La custodia degli uomini è una cosa complessa e gli angeli hanno la perfetta organizzazione di un esercito.
278. L’angelo custode è assegnato a tutti gli uomini?
Finchè vive in questo mondo l’uomo si trova come su una strada che deve condurlo alla patria. Lungo la strada molti pericoli incombono e quindi, come si dà una scorta a coloro che devono transitare per strade malsicure, così si dà un angelo custode all’uomo finchè dura il suo stato di viatore. Quando, invece, sarà giunto al termine della strada allora l’uomo non avrà più bisogno di un angelo custode ma avrà in cielo un angelo conregnante o nell’inferno un demonio tormentatore.
279. L’angelo custode è assegnato anche ai non cristiani e a coloro che si danneranno?
Tutti gli uomini, nessuno escluso, come non sono privati dell’aiuto interno della ragione naturale, così non sono neppure privati dell’aiuto esterno concesso da Dio a tutto il genere umano e cioè la custodia da parte degli angeli. Tale custodia non è negata nemmeno a coloro che si danneranno.
280. Quando viene assegnato all’uomo l’angelo custode?
Alcuni hanno detto che l’angelo custode viene assegnato all’uomo nel momento del Battesimo ma questo non può essere accettato. Infatti Dio, nella sua Provvidenza, concede all’uomo, fin dalla nascita, l’anima razionale e, insieme a questa, un angelo deputato alla custodia.
281. E mentre il bambino è nel grembo della madre?
L’angelo che custodisce la madre custodisce anche il bambino nel suo grembo. Alla nascita, invece, quando esso si separa dalla madre, viene affidato ad un altro angelo custode.
282. L’angelo custode può abbandonare l’uomo?
La custodia degli uomini da parte degli angeli rientra nel piano della Divina Provvidenza per cui l’angelo custode non abbandona mai del tutto l’uomo ma talora lo abbandona in quanto non impedisce una sua tribolazione o un suo peccato. L’angelo custode sempre gode della misericordia di Dio ma anche della Sua giustizia la quale dispone che, abbandonato dalla Grazia, cada in peccato colui che viene custodito e del quale, tuttavia, l’angelo si prende cura con sollecitudine.
283. L’angelo custode si allontana localmente dall’uomo?
L’angelo custode non si allontana localmente dall’uomo. Secondo la testimonianza dei mistici, egli sta alla destra dell’uomo ma, nel caso dei sacerdoti, alla sinistra dando così la destra in segno di rispetto. Qualche volta l’angelo custode può abbandonare localmente l’uomo però, in ogni caso, non lo abbandona mai quanto all’effetto della sua custodia perché, anche stando in cielo o in altri luoghi, egli è sempre a conoscenza di quanto accade al suo custodito e non ha bisogno di alcun lasso di tempo per muoversi ed essergli vicino all’istante.
284. L’angelo prova dolore per il male del suo custodito?
Gli angeli non provano dolore né per i peccati né per le pene degli uomini in generale e dei loro custoditi in particolare. Infatti, la tristezza e il dolore traggono origine solo da ciò che è contrario alla volontà; ora, nulla può accadere che sia contrario alla volontà degli angeli perché la loro volontà aderisce totalmente all’ordine della volontà divina. E’ chiaro che, in senso assoluto, gli angeli non vogliono le pene degli uomini; però vogliono che sia sempre salvato l’ordine della giustizia divina la quale esige che gli uomini vengano sottoposti alle pene a causa dei loro peccati. Per il resto, poiché possiedono Dio, gli angeli sono perfettamente beati e non si dolgono di nulla.
285. Tra gli angeli beati può esservi discordia?
Sì. Infatti gli angeli, nel loro operare, si regolano sui voleri di Dio ma essi, come tutte le creature, non hanno una conoscenza infinita delle cose e quindi può accadere che, relativamente ai meriti o ai peccati degli uomini, essi non conoscano pienamente l’ordine divino e quindi si trovino nella necessità di consultarsi sulle cose da fare. Le loro volontà, pur essendo tutte concordi nel volere attuare il piano divino, possono tuttavia divergere sui mezzi da usare, come accade, qualche volta, anche tra gli uomini santi.
286. Se l’uomo non avesse peccato, avrebbe avuto ugualmente la protezione dell’angelo custode?
Nello stato di innocenza l’uomo non correva nessun pericolo dall’interno perché tutto era ordinato in lui. Però c’erano sempre i pericoli dall’esterno per le insidie dei demoni, come provato dagli eventi. Perciò sarebbe stata ugualmente necessaria la custodia degli angeli.
287. L’angelo custode può essere inviato a qualche incarico dal suo custodito?
Secondo la testimonianza dei mistici, l’angelo custode può essere inviato a qualche incarico dal suo custodito, se ciò avviene per amore di Dio e nel nome della carità senza altri interessi personali; tuttavia, anche andando laddove è inviato, l’angelo non perde mai di vista il custodito. E’ pure cosa buona affidare all’angelo custode le proprie preghiere perché le porti a Dio come ci viene testimoniato dalla Scrittura nel sogno di Giacobbe. Il mondo angelico è un mondo assolutamente reale e vicino a noi, anche se non riusciamo a conoscerlo attraverso i sensi.
288. L’angelo custode segue l’anima anche in purgatorio?
Su tale argomento ci sono due opinioni.
Alcuni affermano che l’angelo custode segue l’anima anche in purgatorio per confortarla. Altri affermano, invece, che l’angelo custode non segue l’anima in purgatorio ma la attende in paradiso per con-regnare con lei . Questa seconda opinione sembra essere più verosimile perché in purgatorio l’anima non ha più bisogno di essere custodita ma ha bisogno, semmai, di suffragi per espiare più agevolmente le pene dovute alla giustizia divina e l’angelo custode non può più fare nulla mentre chi vive sulla terra può fare moltissimo. Inoltre la tradizione pittorica, nella storia dell’arte, ha sempre raffigurato l’angelo custode non accanto all’anima nel fuoco del purgatorio ma nell’atto di sollevarla dal fuoco per portarla in cielo.
289. Dopo la morte del custodito l’angelo viene inviato a custodire un altro uomo?
No, gli angeli custodi ricevono da Dio un unico incarico che è quello di accompagnare un solo uomo sulla terra. Da ciò si deduce che gli angeli deputati alla custodia degli uomini sono numericamente corrispondenti al numero degli uomini che sono esistiti, esistono ed esisteranno fino alla fine del mondo.
290. La protezione degli angeli è sempre attiva?
Sì, la protezione degli angeli è sempre attiva ma è più efficace quando viene richiesta esplicitamente.
291. L’angelo custode si muove con il suo custodito?
Sì, l’angelo custode si muove con il suo custodito e lo segue dovunque egli vada come si addice ad un vero custode. Questo è il moto denominato “continuo”, che è il movimento tipico di un corpo che non abbandona mai istantaneamente un luogo ma progressivamente, determinando la continuità del suo moto locale. Ma l’angelo può abbandonare istantaneamente tutto il luogo in cui si trova per trovarsi istantaneamente in un altro luogo. Questo moto viene denominato “discontinuo” ed è il moto proprio della natura angelica mentre nell’altro moto c’è una specie di adattamento dell’angelo alla natura umana del suo custodito.
292. L’angelo custode segue l’anima nel momento del giudizio?
Il giudizio degli uomini, che avviene nel momento della morte quando l’anima si separa dal corpo, è stato demandato al Figlio di Dio che apparirà a tutti, buoni e cattivi, mostrando la sua natura umana glorificata ma con i segni della sofferenza patita. E quindi anche coloro che con-giudicheranno con Cristo dovranno avere la natura umana, visibile a tutti, buoni e cattivi. Però all’angelo custode non spetta il compito di giudicare. Gli angeli, non avendo la nostra stessa natura, non hanno neppure la facoltà di giudicare ma saranno testimoni delle azioni umane poiché l’uomo, nel bene e nel male, ha agito sotto la sua custodia.
293. Il custodito che diventa un grande santo potrà avere in paradiso una gloria maggiore del suo angelo?
Agli uomini è promessa l’uguaglianza con gli angeli nel premio essenziale che è la visione di Dio. Tuttavia bisogna distinguere. Quanto alla natura, quella angelica è molto più capace di contemplare la divina essenza rispetto alla natura umana, come una cisterna è capace di contenere più acqua rispetto ad un bicchiere. Quanto al premio accidentale, invece, niente impedisce che agli uomini venga concesso qualcosa che non è accordato agli angeli, come per le aureole concesse ai martiri, ai vergini e ai predicatori. Ciò è ancora più evidente nel caso della Beata Vergine Maria che, avendo generato nella carne umana il Verbo di Dio, pur essendo inferiore agli angeli quanto alla natura, viene da loro venerata come Regina: è il quinto mistero glorioso del S. Rosario.
294. La preghiera all’angelo custode precisa in modo appropriato la sua missione nei riguardi dell’uomo?
Sì, la preghiera all’angelo custode precisa in modo appropriato la sua missione nei riguardi dell’uomo.
Primo. Illuminare. L’angelo colloca nell’anima i flussi della Grazia che generano pensieri e propositi santi, spirito di preghiera e penitenza, affetto verso Dio e carità verso il prossimo. Tutta questa azione illuminante è, però, frangibile perché la volontà dell’uomo può anche non acconsentire.
Secondo. Custodire. Secondo la testimonianza dei mistici il demonio, se potesse, ci ammazzerebbe tutti perché egli è il distruttore. La custodia è, dunque, l’azione esterna dell’angelo come l’illuminazione è l’azione interna. Se l’angelo custode venisse invocato con costanza, molti incidenti non si verificherebbero.
Terzo. Reggere. Indica l’azione continua per tenere in alto qualcosa che, diversamente, cadrebbe in basso. Ora l’uomo, a causa della fragilità contratta con il peccato originale, tende a cadere nel peccato ma la presenza angelica aiuta a rimanere nella Grazia di Dio.
Quarto. Governare. Il governo è l’esecuzione di un piano prestabilito. In ogni genere di cose, quelle inferiori sono governate da quelle superiori e gli esseri corporei da quelli spirituali. Ora, la natura angelica è superiore a quella umana e dunque la governa, indirizzandola al debito fine come accade anche nella vita presente: è, infatti, il fratello maggiore a governare il minore eseguendo quanto prestabilito dal padre.
295. Dobbiamo avere devozione verso l’angelo custode?
Sì, dobbiamo avere devozione verso l’angelo custode, invocarne l’aiuto, seguirne le ispirazioni ed essergli riconoscente per l’assistenza continua che ci presta.
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