La Santa Chiesa questa domenica ci fa ascoltare la parabola evangelica del grano di senape (Matt XIII, 31-32)

In quel tempo, Gesù propose loro un’altra parabola dicendo: “È simile il regno dei cieli a un grano di senapa, che un uomo prese e seminò nel suo campo. Essa è bensì la più minuta di tutte le semenze, ma cresciuta che sia, è maggiore di tutti gli erbaggi e diventa un albero, dimodoché gli uccelli dell’aria vanno a riposare sopra i suoi rami.

Ma che cos’è il regno dei cieli? Ce lo spiega San Girolamo nel suo commento a questo passo.

Il regno dei cieli è la predicazione del Vangelo, e la conoscenza delle Scritture, che conduce alla vita, e di cui si dice ai Giudei: “Vi sarà tolto il regno di Dio, e sarà dato a un popolo che ne produca frutti”. “Questo regno dunque è simile a un grano di senapa, che un uomo prese e seminò nel suo campo”. Per l’uomo che semina nel suo campo, molti intendono il Salvatore, perché egli semina negli animi dei credenti; secondo altri è l’uomo stesso che semina nel suo campo, cioè in se stesso e nel suo cuore.
Chi è allora questi che semina, se non la nostra intelligenza, che, ricevendo il chicco della predicazione e conservando con cura questa semenza, la fa crescere nel campo del nostro cuore dove essa è fecondata dall’amore della fede? La predicazione del Vangelo è la più umile di tutte lo scienze. Difatti a prima vista essa non ispira la fiducia della verità, annunziando un Uomo-Dio, un Cristo morto e lo scandalo della croce. Confronta simile dottrina coi postulati dei filosofi e coi loro libri, collo splendore dell’eloquenza e colla composizione dei loro discorsi, e vedrai quanto fra le altre sementi la semenza del Vangelo sia più minuta.
Ma quelle, cresciute, non mostrano nulla di resistente, nulla di vigoroso, nulla dl vivace: ciò che esse producono è tutto floscio, languido e senza consistenza, son delle piante insignificanti, dell’erbe che tosto seccano e cadono. La predicazione del Vangelo invece, che da principio pareva piccola, appena è seminata, o nell’anima del credente, o in tutto il mondo, non spunta in erba, ma cresce in albero: dimodoché gli uccelli del cielo, per i quali dobbiamo intendere o le anime dei credenti o le forze consacrate al servizio di Dio, vanno a riposarsi sopra i suoi rami. I rami dell’albero evangelico, cresciuto dal grano di senapa, credo che siano i diversi dogmi, sui quali riposa ciascuno dei sopradetti uccelli.

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