Nel contesto dei moti del Quarantotto, anche Roma risentì degli assalti della Rivoluzione. Ucciso il primo ministro Pellegrino Rossi il 15 novembre 1848, la folla aizzata da Ciceruacchio e da Carlo Luciano Bonaparte, il giorno dopo si riversò sul Quirinale chiedendo il governo democratico e la guerra all’Austria. Ne nacque una zuffa e uno sparo colpì a morte un prelato palatino che assisteva alle scene da una finestra. Circondato sempre più da nemici a Pio IX non rimase che abbandonare Roma. Così il 24 novembre partì alla volta di Gaeta dove fu accolto da Ferdinando II. Qui rimase fino al 12 aprile 1850, quando la Città Santa fu liberata dalla lue mazzianana e garibaldesca. Durante l’esilio di Gaeta Pio IX deliberò di definire dogmaticamente l’immacolata concezione della Vergine Maria. Per ricordare quei momenti tragici, ma parimenti gloriosi, della vita della Chiesa e del Papato, sempre trionfanti sul mondo perfido, riprendiamo la preghiera che il gran Pontefice recitò a Gaeta durante quei giorni di dolore.

PREGHIERA PARTICOLARE RECITATA DA S.S. PAPA PIO IX
A GAETA NEL DUOMO
ALLA PRESENZA DEL POPOLO E DELLA FAMIGLIA REALE
IL 27 NOVEMBRE 1848.

Eterno Dio, nostro augusto Padre e Signore, ecco ai Vostri piedi il Vicario del Vostro Figlio Gesù, il quale benché indegno, vi supplica con tutta la sua anima a diffondere su di esso, dall’alto del trono su cui siete assiso, la vostra benedizione. Gran Dio! Dirigete i suoi passi, santificate le sue intenzioni, accompagnate il suo spirito, governate le sue opere. Possa egli nelle vie ammirabili in cui lo avete condotto ed in ogni altra parte del vostro ovile in cui dovrà trovarsi, possa esser degno strumento della vostra gloria e di quella della Chiesa, fatta segno, ohime! ai colpi dei vostri nemici.
Signore, se per calmare la vostra collera eccitata da tante iniquità che si commettono con la parola, con la stampa, con le azioni, la stessa vita del vostro ultimo servo può essere un’olocausto gradevole al vostro cuore, fin da questo momento io ve la consacro; voi gliela avete data, ed a Voi appartiene di togliergliela quando vi piaccia. Ma, Dio Creatore, la vostra gloria trionfi, la vostra Chiesa sia vittoriosa! Mantenete i buoni, sostenete i deboli, ed il braccio della vostra onnipotenza risvegli coloro che sono immersi nelle tenebre e nell’ombra della morte!
Benedite coi Cardinali tutti i Vescovi dell’universo, affinché tutti compiano, nelle vie cosi dolci della vostra legge, l’opera salutare della santificazione dei popoli. Allora noi potremo sperare non solo di essere salvi in questo mortale pellegrinaggio, dalle insidie dell’empio e dagli agguati del tentatore, ma eziandio di poter mettere il piede nel soggiorno dell’eterna felicità; ut hic in aeternum, te auxiliante, salvi et liberi esse mereamur.

Da Preghiere composte dal sommo pontefice Pio IX (Roma, 1880)

>>> ALTRI ARTICOLI SU PIO IX <<<



Seguite Radio Spada su:


Fonte immagine commons.wikimedia.org