1°. Quanto ben convenga a Maria il titolo del Suffragio. Non è nuovo no questo titolo per Maria, che sempre meglio fa conoscere le amabilità del cuore di lei. La Chiesa l’approvò e permise che altari e chiese venissero dedicate a lei sotto tal nome, a pie società raccoltesi sotto il patrocinio della Vergine del Suffragio furono concessi ricchi tesori d’indulgenza, ed a Maria non può che riuscire ben caro: «lo son madre a tutti quanti stanno nel carcere del purgatorio» cosi ella a S. Brigida rivelava (Lib. 4). Una madre terrena non mai dimentica i propri figli finché han bisogno di lei, e Maria che tutti c’accolse a figli tra i dolori del Golgota, ed il cui amore supera di cento tanti l’amore della più appassionata fra le madri, potrà o vorrà ella abbandonare noi prima d’esser giunti in cielo? Nel purgatorio le anime soffrono acutissime pene da cui Maria può sollevarle coll’efficacia della sua intercessione, deh! non ripugna il pensiero che la Vergine le abbandoni? Quelle anime in vita furon tutte divote della Vergine, anzi forse predilette da lei che amarono, supplicarono ed onorarono con mille ossequii; nel purgatorio, perché quelle anime hanno alcun neo a scontare, non saranno più le figlie care di Maria? Ed esse, incapaci di sollevarsi di per sé, invocando pietose l’aiuto di Maria onnipossente al trono di Dio, potranno temere di vedersi rigettate da lei? A tali riflessi come vedesi appropriato il titolo di Maria del Suffragio? Quanto appaiono veridiche le rivelazioni da cui si rileva che la Vergine talora visita le anime purganti, talvolta tutte le libera, ed in ogni ora per esse intercede! Anima mia, non ti consola questo pensiero? Non invocherai sovente per te e per gli altri la Vergine del Suffragio ? Non ti conviene crescere in tal divozione perché ti soccorra in purgatorio, ove pur troppo presto devi cadere?

2°. Quanto le anime purganti sperino in Maria del Suffragio. La speranza cristiana insieme alla sede cessa in sul limitare del paradiso, ove sola trionfa la carità, ma nel purgatorio benché quelle anime sieno certe di loro eterna salute, pure lontane dal loro riposo e dal loro centro, vivono di continua speranza. Sanno di nulla meritare co’ loro patimenti, ne Iddio esser obbligato a far loro grazia, tuttavia sperano nella bontà di Dio e ne’ meriti preziosi della morte di Gesù e con quali sospiri l’invocano propizio alle loro pene ! On se in vita avessero avuta una consimile confidenza, tutto avrebbero ottenuto! Impara, anima mia, a confidare mentre sei in tempo. Sperano quelle anime ne’ nostri suffragi, ma sovente è delusa la loro speranza vedendo i vivi così freddi pe’ trapassati. Impara, anima mia, ad accumulare per te suffragi in vita, ed a non fidarti troppo dopo morte negli altri. Ma come pel cristiano il rifugio in tutte le tribolazioni è sempre Maria, la speranza nostra, l’avvocata presso Dio, la consolatrice degli afflitti, la porta del cielo, tale ancora è per le anime purganti. Oh quanta consolazione in esse infonde il pensiero che Maria lor pensa, tratta la loro causa, offre per esse i suoi meriti, provvede suffragi e studia alla loro liberazione! Ed al veder una qual. che compagna sciolta per intercessione di Maria, oh quanto si ravviva la loro speranza, con quali sospiri l’invocano propizia, e quante volte si veggono in tutto od in parte esaudite! Anima mia, ricordati che vi sono anime in purgatorio che sperano in te, ne’ tuoi suffragi, e tu farai poco o nulla? Ricordati di aver una confidenza illimitata in Maria per te e per gli altri, e n’otterrai certo ogni grazia.

3°. Quanto noi possiamo sperare da N. S. del Suffragio. S. Andrea Avellino diceva di stimarsi felice, se poteva essere nel novero de’ predestinati, stando in purgatorio sino alla fine del mondo; ma la Vergine Maria venne ad accoglierne l’anima negli ultimi istanti per accompagnarla in cielo. Ma se S. Andrea il diceva per umiltà, noi miseri peccatori, con tanti peccati veniali gravi assai, né mai compensati con salutare penitenza, qual lungo purgatorio dovremo subire? Ma una calda divozione a Maria del Suffragio, coll’intenzione di onorare lei e suffragare le anime purganti, non solo ci può ottenere qual grazia particolare la esenzione dal purgatorio, ma anche tutte le grazie speciali di dolore intenso dei peccati commessi, di amore grandissimo di Dio, dello spirito continuo di mortificazione, di desiderio incessante di guadagnare indulgenze, di purità d’intenzione in ogni nostro operare, cose tutte che giovano a liberazione totale o parziale per noi dalle pene del purgatorio. Oh quale consolazione per noi, e quanto vantaggio da si facile divozione! Non esclameremo con S. Bonaventura: in te, o Signora, ho sperato, non sarò confuso in eterno! Che se i nostri suffragi per le anime del purgatorio sono troppo scarsi per la nostra incapacità, la Vergine del Suffragio ben può arricchire la miseria nostra. Ella ci suggerisce di offrire a Dio per le anime i meriti delle virtù da lei praticate, i dolori e la rassegnazione di lei, il fervore del suo cuore e l’eroismo di carità da lei esercitato sul Calvario; ella ci suggerisce di unire le nostre preghiere alle sue, con cui impetra grazia per le dolenti sue figlie; ella c’invita ad offrire con lei al Padre i meriti del Sangue di Gesù, i palpiti d’amore del Cuore di Gesù. Oh quanti tesori di grazia per liberare quelle anime! E tu rimarrai sempre inerte nella tua tiepidezza ? Aspetti forse a scuoterti quando non ci sarà più tempo?

Preghiera. O Maria del Suffragio, v’invoco ben volentieri con questo nome che mi ricorda il vostro amore per le anime penanti nel purgatorio, e spero che vi mostrerete pure madre per me quando cadrò tra quelle pene. Deh! pregate voi per i miei cari defunti, unisco le deboli mie preghiere alle vostre, offerisco al Signore i vostri meriti, le vostre soddisfazioni, i vostri sagrifizii in compenso de’ debiti di quelle anime, ottenete ad esse una pronta liberazione ed a me la grazia di poter giungere al cielo con un breve purgatorio. Cosi sia.

Fonte: Nostra Signora del Suffragio ossia il Mese di Novembre consecrato alle anime del Purgatorio in unione a Maria Vergine. Meditazioni ed esempi proposti alle anime pie dal Can. A. Berteu, Tipografia di Giulio Speirani e figli, Torino, 1875.



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