Formalmente questi abbattimenti di “croci franchiste” avvengono nel quadro del (ridicolo) progetto di revisione della “memoria storica”. Una sorta di penosa catarsi fuori tempo massimo in cui insieme all’acqua fascista si butta pure il pargolo cattolico.

Del resto parliamo del Paese in cui dalla Generalitat de Catalunya – durante la guerra civile – partì un aereo per bombardare la Basilica del Vergine del Pilar. I giornali social-comunisti titolarono che il Pilar era già distrutto ma di 4 bombe lanciate nessuna esplose o andò a segno. Il disastro propagandistico catalan-repubblicano aggiunse una sconfitta ai nemici di Cristo e un prodigio alla storia della Chiesa, che oggi espone come trofeo gli ordigni inerti dentro la medesima Basilica.

Ma torniamo al presente. Le croci dei monumenti ai caduti, prevedibilmente, sono gli obiettivi privilegiati degli iconoclasti in tutù. Ultimo caso quello di Son Severa a Maiorca: tra i meschini applausi del pubblico la ruspa abbatte tutto. La vigliaccheria è la stessa di oltre 80 anni fa, come in effetti sono identiche le idee.

Rimandiamo al video originale.

Sipario.



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