Volentieri annunciamo ai lettori l’uscita di un “nuovo”, ma in un certo senso pure “antico”, libro: Ricever grazie da Rita da Cascia, Santa degli impossibili. Di seguito la Nota editoriale che proponiamo come presentazione:
Omnis qui petit accipit: colui che domanda riceve. Da che cosa deriva dunque che tante preghiere vengono rigettate? Non dipenderebbe forse dal fatto che la maggior parte degli uomini, essendo insaziabili e impazienti nelle loro richieste, fanno domande così eccessive o così pressanti da stancare o disgustare il Signore con la loro indiscrezione o inopportunità? No, no: l’unica ragione per cui otteniamo così poco da Dio è che noi domandiamo troppo poco e con poca insistenza. (B. Padre Claudio de la Colombière) |
Perché parlare di una figura tanto famosa, con un nuovo libro intitolato Ricever grazie da Rita da Cascia, Santa degli impossibili? Molti, di fronte a queste pagine, si saranno posti questa domanda.
Ebbene, i motivi sono essenzialmente due. Il primo è il fatto che la grandezza di quest’anima beata non è mai abbastanza conosciuta e divulgata: veramente parliamo della Santa dei casi disperati, un titolo che le si addice sotto tutti i punti di vista, a cominciare dai travagli della sua stessa vita, trascorsa tra vicende che come minimo si possono definire fuori dal normale; in secondo luogo, l’importanza di capire che questa miracolosissima santa può davvero aiutarci e che la via maestra per ottenere le grazie è conoscerne le opere, stimarle, esserne devoti e impegnarci nell’orazione secondo i veri fini della preghiera, applicandone le condizioni che la rendono infallibile.
Anche per questo, abbiamo voluto includere nel libro un estratto dagli scritti di Sant’Alfonso che approfondisce il tema fondamentale del come e perché pregare. Se il Dottore zelantissimo non ha bisogno di alcuna ulteriore precisazione ci è piaciuto aggiungere, in apertura di questa Nota, una riflessione del Padre G. B. Saint-Jure, presa dal suo mirabile testo sulla divina Provvidenza, che ci racconta come il vero mistero della preghiera sia che otteniamo poco… perché chiediamo troppo poco.
Cosa troverà ancora il lettore, sfogliando il volume? Ovviamente tante devozioni alla mistica di Cascia: dai quindici giovedì al Triduo, dalla Coroncina alla Novena, dalla Supplica alle Litanie, fino alla Messa propria della Santa, a una rassegna di preghiere per casi particolari e via a seguire.
Il libro offre non pochi spunti per meditare sulla vita di Rita, restituendo – sia per ciò che si può trovare nella breve sintesi della sua biografia, sia per la parte devozionale – una serie di affreschi interessanti ed efficaci sulla gloriosa carriera terrena della santa di Cascia.
Lasciamo dunque al lettore questo piccolo seme, certi che darà grandi frutti, e chiediamo a tutti un’Ave per chi ha curato questa nuova edizione.
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