Il 7 gennaio la Santa Madre Chiesa celebra “il ritorno del Fanciullo Gesù dall’Egitto”. Celebriamo anche noi questo mistero della Santa Infanzia del Verbo Incarnato, meditando su un testo di Sant’Alfonso, il grande amante di Gesù Bambino.
S. Alfonso Maria de Liguori
Meditazioni per l’ottava dell’Epifania
MEDITAZIONE V – Del ritorno di Gesù da Egitto.
Morto che fu Erode e dopo l’esilio di sette anni – secondo l’opinione comune de’ dottori – ne’ quali abitò Gesù in Egitto, apparve di nuovo l’angelo a S. Giuseppe, e gli ordinò che prendesse il santo Fanciullo e la Madre e ritornasse nella Palestina. Consolato S. Giuseppe a questo avviso, va a darne parte a Maria. Prima di partirsi questi santi sposi, cortesi ne diedero parte agli amici che in quel paese avean tenuti. Quindi Giuseppe ritorna a prendersi i pochi stigli della sua arte, Maria il suo fardelletto de’ panni, e pigliando per mano il divino Fanciullo prendono il ritorno conducendolo in mezzo di loro. Va considerando S. Bonaventura che questo viaggio riuscì più faticoso a Gesù, che non fu quello della fuga; poiché allora egli era fatto già grandicello, onde non si fidavano più Maria e Giuseppe di portarlo per lungo cammino in braccio; all’incontro il santo Fanciullo in quell’età non era atto a far lungo cammino; sicché bisognò in tal viaggio che Gesù spesso si fermasse e riposasse per la stanchezza. Ma Giuseppe e Maria, o camminano o siedono, sempre tengono rivolti gli occhi e ‘l pensiero all’amato Pargoletto ch’era tutto l’oggetto del loro amore. Oh come cammina raccolta in questa vita quell’anima felice che tiene avanti gli occhi l’amore e gli esempi di Gesù Cristo?- I santi pellegrini interrompono da quando in quando il silenzio in questo viaggio con qualche santo discorso; ma con chi parlano? e di che parlano? Non parlano che con Gesù e che di Gesù. Chi ha Gesù nel cuore non parla che con Gesù, o d’altro che di Gesù non parla.- Considera ancora la pena che dovette patire il nostro picciolo Salvatore nelle notti di questo viaggio, nelle quali non gli tocco più per letto il seno di Maria, come fu all’andata, ma la nuda terra; e per cibo non gli toccò più latte, ma un poco di duro pane, troppo duro alla sua tenera età. Fu afflitto ancora dalla sete verisimilmente in quel deserto in cui gli ebrei avean tanto penuriato d’acqua, che vi bisognò un miracolo per sovvenirli. Contempliamo e adoriamo con amore tutti questi patimenti di Gesù fanciullo.
Affetti e preghiere.
Caro adorato Fanciullo, voi ritornate nella vostra patria, ma dove oh Dio, dove ritornate e venite? Venite a quel luogo, dove i vostri paesani vi apparecchiano disprezzi in vita, e poi flagelli, spine, ignominie e croce in morte. Già tutto era presente, Gesù mio, agli occhi vostri divini, e voi volentieri venite ad incontrare quella Passione che vi apparecchiano gli uomini.
Ma, Redentor mio, se voi non foste venuto a morire per me, io non potea venire ad amarvi in paradiso, ma avrei dovuto star per sempre lontano da voi. La vostra morte è stata la salute mia.
Ma come va, Signore, ch’io con disprezzare la grazia vostra mi son di nuovo condannato all’inferno anche dopo la vostra morte, colla quale voi me ne avete liberato? Conosco esser poco un inferno per me. Ma voi mi avete aspettato per perdonarmi. Ve ne ringrazio, mio Redentore, e pentito detesto tutti i disgusti che vi ho dati. Deh Signore, liberatemi dall’inferno. Ah se mai misero io mi dannassi, qual inferno più tormentoso per me sarebbe il rimorso di aver già considerato in mia vita l’amore che voi mi avete portato! Non tanto il fuoco dell’inferno, ma l’amor vostro, o mio Gesù, sarebbe l’inferno mio. Ma voi siete venuto nel mondo ad accendere il fuoco del vostro santo amore; di questo fuoco arder voglio e non già di quello che mi terrebbe per sempre separato da voi. Replico dunque, o Gesù mio, liberatemi dall’inferno perché nell’inferno non vi posso amare.
O Maria madre mia, sento da per tutto dire e predicare che quelli che v’amano e confidano in voi, purché vogliano emendarsi, non ci vanno all’inferno. Io v’amo, Signora mia, ed in voi confido, voglio emendarmi; o Maria, voi pensate a liberarmi dall’inferno.
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Fonte: intratext.com
Fonte immagine: wikipedia.org
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