Il metadone è un oppioide sintetico utilizzato principalmente per ridurre l’assuefazione nella terapia “sostitutiva” della dipendenza da stupefacenti. Questo farmaco è tuttavia gravato da numerose e significative controindicazioni.
Ebbene, dopo gli strapazzi tossici della pandemia neomodernista e di quella mediatico-virale (che rispetto alla precedente sembra acqua fresca) è giunta l’ora del doppio metadone: uno per i collassati, l’altro per i sovraeccitati. Con le migliori intenzioni, si intende, viene dispensato in tutte le sedi.
A quelli che erano stesi dopo Traditionis Custodes – i collassati, appunto – è stato servito con leggero ritardo ma in dose abbondante. La Fraternità San Pietro potrà continuare a usare la liturgia del ’62! Lo ha detto Francesco! Gran giubilo nel regno. Sì, certo, potrà farlo in una chiesa balcanizzata da 60 anni di guerra civile, affiancando le proprie cappelle a edifici in cui magari si intronizza Pachamama. Il tutto ovviamente “accettando” quel Vaticano II che deve valere solo per i ”tradizionalisti”, quando agli sciamani e agli imam basta una preghiera ecumenica di tanto in tanto, e forse nemmeno quella. Ma sì, festeggiamo il “padiglione tradizione” che è stato ancora una volta concesso, fino a nuovo ordine, si capisce. Insomma: celebriamo con gioia di essere al punto di un anno fa. Del resto, ”poteva andare peggio“: il farmaco è servito, la rivoluzione – nella sua consueta e impersonale dinamica – ha fatto mezzo passetto indietro, dopo averne fatti otto avanti; ha ricompattato il gruppo, sedato gli animi, e ora via, verso nuove avventure.
Poi c’è il metadone per i sovraeccitati. Arrabbiati con tutto e tutti, provati da mesi di delirio governativo e mediatico sono pronti a qualsiasi cosa. Se non trovassero altro che la tastiera imbraccerebbero il fucile, e lì sì che sarebbero guai per i potenti di questo mondo! Le circostanze però li riconducono all’amato schermo del computer ed ecco arrivare la sospirata dose, servita per via digitale. In uno psichedelico fiorire di iniziative anti-qui e anti-là, ecco che balena il sogno mai sopito: il partito nuovo, il movimento neonato che risolverà tutto. Ne nascono a manciate, di tutti i colori, e – se si guarda bene – ecco quello vicino alla tradizione! Tra libri dei sogni e tsunami di parole, il sovraeccitato sospetta di aver trovato la sede della sua casa. Se il collassato descritto nel paragrafo precedente giubila per esserci tornato, il protagonista di questo esige nuovi edifici, deve costruirli (non importa se sulla sabbia velleitaria o sulla roccia del buon senso), deve fare, fare, fare. Il primo vuole dormire pacioso con un’anestesia tranquillizzante, il secondo turbinare euforico in un inesauribile flipper. E allora via con un trionfo di esempi dal passato glorioso; che poi siano poco applicabili al presente o del tutto decontestualizzati, che quegli eroi sparassero pallottole o dardi a rischio della pellaccia e che qui si sparino solo like (per non dire altro), son dettagli da disfattisti. La parola d’ordine è una sola, categorica e impegnativa per tutti: Credere, Cliccare, Condividere! O con noi, o col nemico. Qui si fa la storia. Anzi, qui si fanno le “storie di Facebook”. E mica si scherza.
Cambiare tutto per cambiare niente, vecchio adagio.
Ed eccoci alle conclusioni. Entrambi i consumatori di metadone hanno una cosa in comune: il rifiuto della realtà, ora annullata dal sonno, ora travolta dallo stato d’ebbrezza. Entrambi rischiano di vivere in un perenne ciclo di illusione-delusione.
Sì, la realtà è dura e non basta un paramento sfarzoso o il logo dell’ennesimo partito, movimento, gruppo o gruppetto a metterla a posto. Lo diremo fino allo stremo: c’è da andare alla sostanza, e in un mondo che è un uragano di informazioni, puntare più che mai sulla formazione. Certo: è faticoso, ma vale mille sforzi e tanto tempo perso.
P.S.: Eventuali animi sensibili non si offendano, un po’ di ironia è nel nostro stile. Non prendiamoci troppo sul serio, ma prendiamo sul serio le cose in cui crediamo.
P.P.S.: A proposito di formazione, Great Reset, pandemia, Chiesa ecc. È da poco uscito un libro da avere: Cristianesimo, proprietà e Great Reset – Breve esame del “Mondo Nuovo” tra distopia e Tradizione di L. Copertino, con la Prefazione del Presidente aggiunto onorario di Corte di Cassazione, F. M. Agnoli e con una Nota Editoriale del Presidente P. Seveso.
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