La dottrina cattolica classica non ritiene la guerra in se stessa spregevole. Sant’Agostino codifica il concetto cristiano di “guerra giusta”, spiegando come questa giustezza si basi sull’esser la guerra dichiarata dalla legittima autorità, sull’essere intrapresa per una giusta causa e sull’esser combattuta con mezzi commisurati al fine. Proprio a riguardo dei mezzi vogliamo offrire alla riflessione del lettore il seguente passo di Pio XII sulla guerra moderna, assai differente dalle guerre dei tempi del Dottore d’Ippona.

 «La guerra totale moderna, in particolare la guerra A.B.C. (atomica, biologica, chimica), è permessa in linea di principio? Non ci possono essere dubbi, soprattutto a causa degli orrori e delle immense sofferenze causate dalla guerra moderna, che scatenarla senza giusta causa (cioè senza essere imposta da un’evidente ingiustizia ed estremamente grave, ovvero inevitabile), costituisce un’offesa degna delle più severe sanzioni nazionali e internazionali. In linea di principio non si può nemmeno porre la questione della legittimità della guerra atomica, chimica e batteriologica, tranne nel caso in cui si debba ritenere essenziale difendersi nelle condizioni indicate. Anche in questo caso, tuttavia, è necessario compiere ogni sforzo per evitarla attraverso accordi internazionali o per porre limiti abbastanza chiari e stretti al suo utilizzo in modo che i suoi effetti, tuttavia, rimangano limitati strettamente ai requisiti della difesa. Quando l’implementazione di questo mezzo porta a una tale estensione del male che sfugge completamente al controllo umano, il suo uso deve essere respinto come immorale. Qui non è più una difesa contro l’ingiustizia e la necessaria salvaguardia dei beni legittimi, ma il completo annientamento di tutta la vita umana nel raggio d’azione. Ciò non è consentito in alcun modo»

Discorso di Papa Pio XII all’ottava assemblea della World Medical Association, 30 Settembre 1954 (da fsspx.it)



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Fonte immagine santiebeati.it