La dottrina cattolica classica non ritiene la guerra in se stessa spregevole. Sant’Agostino codifica il concetto cristiano di “guerra giusta”, spiegando come questa giustezza si basi sull’esser la guerra dichiarata dalla legittima autorità, sull’essere intrapresa per una giusta causa e sull’esser combattuta con mezzi commisurati al fine. Proprio a riguardo dei mezzi vogliamo abbiamo offerto alla riflessione del lettore il un passo di Pio XII sulla guerra moderna, assai differente dalle guerre dei tempi del Dottore d’Ippona. Oggi vogliamo arricchire la riflessione con il seguente pensiero del Cardinale Alfredo Ottaviani, teologo e giurista insigne e più tardi Segretario del Sant’Offizio, tratto dalle sue Istitutiones Juris Pubblici Ecclesiatici (n. 86), segnalatoci da un amico lettore.

La guerra dev’essere assolutamente proibita. Oggi non possono mai verificarsi le condizioni che, teoricamente potrebbero rendere una guerra giusta e lecita. Inoltre, bisogna aggiungere che mai può esserci una causa di tale natura o importanza da potere essere considerata proporzionata a tanti mali, a tante carneficine, a tante distruzioni, a tanta rovina dei valori morali e religiosi. Perciò, in pratica non sarà mai permesso dichiarare una guerra. Anzi, non si potrà nemmeno intraprendere una guerra difensiva, se l’autorità legittima cui spetta decidere non possiede, con la certezza della vittoria, argomenti sicuri per dimostrare che il bene procurato al popolo da questa guerra difensiva è superiore ai mali immensi che da questa guerra deriveranno a quello stesso popolo e alla terra intera. Le masse, quando hanno prove evidenti che il loro governo sta preparando la distruzione e la rovina del popolo con una guerra, possono e devono arrovesciare, servendosi di mezzi giusti, quel regime.


>>> Un insegnamento di Pio XII sulla guerra moderna <<<



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