di Alessio Toniolo

autore de La qualità delle cose destinate a cadere o perire, primo libro di poesia delle Edizioni Radio Spada

Equilibrare il nostro rapporto con la natura può aiutarci a raggiungere maggiore consapevolezza della magnificenza di Dio, del suo creato e di come la sua volontà opera su tutto ciò che è terreno (nel senso più alto del termine.)

Il grande tema è sempre il medesimo, il mio preferito, l’ineluttabile scorrere del tempo. Come dico nel mio libro: “La qualità,” l’Uomo ha bisogno di fermarsi, deve fuggire dalla freneticità del mondo odierno, deve abbandonare questo laicale culto della velocità tanto caro ai futuristi anticlericali. In questo esercizio tanto difficile, in un mondo e in un quotidiano ove “acciaio e cemento separano menti e gelano cuori” possiamo trovare un fondamentale alleato nella natura.

La natura, fra le sue tante meraviglie, aiuta l’uomo a far germogliare quel desiderio latente che la provvidenza ha posto dentro ciascuno di noi: la necessità di creare vita. E l’uomo, che non sfiora lontanamente la grandezza del suo celeste Padre, può generare vita solo tramite la procreazione, la scrittura e la natura. Ecco quale meraviglia e quale stupore ricolma il nostro cuore quando quell’umile seme si tramuta in cedro. Ogni secondo del nostro inesorabile scorrere che viene dedicato al più piccolo germoglio, viene affidato a svolgere parte del piano che Dio ha pensato per la nostra casa. Quel singolo istante che abbiamo speso affinché quella lacrima di acqua piovana irrigasse la terra, lo abbiamo consacrato al divenire, permettendo a quella goccia di verde di crescere, di perdurare negli anni, di risanare il mondo che Dio ha voluto per i suoi figli, di affermare con assoluta evidenza la bellezza e la potestas che Nostro Signore ci ha riservato fin dal principio.

Il giardinaggio, o qualsivoglia legame con la natura, diviene maestro di vita sotto svariati aspetti. Insegna ad avere una metodicità, ad esempio nel bagnare, potare, controllare la fioritura giorno per giorno di qualsiasi pianta il nostro giardino (balcone o davanzale) possieda. Il cattolico sa bene che non tutto quello che esasperatamente chiede gli verrà concesso nella maniera in cui tanto se l’era immaginato, quella radice che abbiamo piantato ci impiega tempo e costanza giorno per giorno, anche se sono mesi che giace sottoterra senza darci il minimo segnale, qualcosa si sta muovendo e darà alla luce i suoi fiori quando il tempo sarà propizio, non quando noi vorremmo. Anche se l’uomo vuole correre e completare tutto il più velocemente possibile la natura lo ignora, la natura si prende il suo tempo, nemmeno il creato è stato compiuto in un batter di ciglia, la natura si ferma, rispetta il settimo giorno.

Si ha un tempo per ogni cosa, il sorgere del sole, il passare delle ore, il far capolino della luna. Per ogni vegetale qualsiasi istante è fondamentale, è vitale, nel dosaggio dell’acqua all’ora più propizia, nell’alternare la mite produzione di ossigeno a quella di anidride. Così anche per un cattolico è essenziale sviluppare la giornata affidandosi alla luce del sole, intrecciando ad esso le preghiere della giornata, dalle lodi ai vespri, rammentando che anche per noi ogni istante è vitale, che anche noi, quotidianamente, riceviamo grazie e amore.

Non per ultimo, continuiamo a coltivare la natura, continuiamo a coltivare la bellezza e la sua oggettività. Contro una società che brama di portare il mondo e le sue creature sul piano della soggettività, dove tutto può essere dibattuto, dove tutto diviene opinabile e di conseguenza nulla rimane veritiero. Continuiamo a perseverare nella bellezza (e nella sua oggettività) affidataci da Nostro Signore. Continuiamo ad accrescere quel meraviglioso di cui questa terra necessita oggi più che mai, quel meraviglioso che la fede cattolica ha per anni diffuso e difeso come via più agevole e diretta per giungere alla consapevolezza di un Dio che ci ama e che non ci ha plasmati per la grigia massa informe, tanto cara a qualsiasi forma di modernismo.

Coltivate la bellezza, perseverate nella fede.

Fonte immagine: Pixabay (free use)

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