Alcuni estratti dal Sermo de sancta Maria Magdalena del Serafico Dottore San Bonaventura, commento al Vangelo della festa di questa grande santa (Luc. 7, 36-50)
Maria Maddalena, gloriosa peccatrice penitente, è lodata come sovraeccellente per tre ragioni: prima l’umiltà della disciplina; seconda l’asprezza della penitenza; terza l’ubertà della devozione interiore. La prima si nota quando il Vangelo dice: “stava dietro, ai piedi del Signore“; la seconda quando dice “cominciò a bagnarli di lacrime e li asciugava con i suoi capelli“; la terza quando dice: “e baciava i piedi di lui“. Questa peccatrice fu esempio di ogni disciplina, di ogni penitenza e di ogni devozione interiore. Guardiamo a questo esempio e non disprezziamolo. Dio lo ha proposto ai giusti e ai peccatori, agli innocenti e ai penitenti.
In primo luogo vediamo in che modo fu esempio di disciplina, il che si nota quando dice il Vangelo: “stava dietro, ai piedi del Signore“. In questo dire “dietro” il Vangelo mostra quanto fosse vereconda; nel dire “ai piedi“, quando si fosse umiliata. Gran cosa è osservare di cosa costei abbia avuto vergogna: ha avuto vergogna di stare in faccia a Cristo, ma tuttavia non ne ebbe nel fare penitenza e nel confessare i suoi peccati. E in virtù di ciò essa stava dietro, ai piedi del Signore, per mostrarsi vereconda e umiliata. Non andò al capo, o alle ginocchia, o alle braccia, ma ai piedi; nel che ci si fa intendere che venne a mostrare riverenza, a impetrare misericordia e ad apprendere la sapienza. Così anche noi dobbiamo stara dietro, ai piedi del Signore.
In secondo luogo è onorata questa gloriosa penitente a ragione dell’asprezza della penitenza, nel dire il Vangelo: “cominciò a bagnare di lacrime i piedi di lui e li asciugava con i suoi capelli“. La penitenza infatti deve essere amara e satisfattoria. L’amarezza appare nelle lacrime, la soddisfazione nella tersione dei capelli, onde san Gregorio dice: “Fece olocausto di tutto ciò che le era diletto“.
In terzo luogo s’aggiunge l’ubertà ella devozione interiore, quando dice il Vangelo: “e baciava i piedi di lui“. La devozione infatti deve essere un riconoscimento di sudditanza, un rendimento di grazie e una donazione d’amore. A mezzo del bacio dei piedi è significata la devozione come riconoscimento di sudditanza; a mezzo del bacio della mano la devozione come rendimento di grazie; a mezzo della bacio della bocca la devozione come donazione d’amore. Quando unicamente si ama e adora Cristo, allora l’anima può dire: “La sua sinistra è sotto il mio capo” ossia nella vita presente, “e la destra di lui mi abbraccerà” nell’eterna gloria.
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