Dal Messale Proprio dell’Ordine dei Predicatori traiamo e offriamo ai lettori la sequenza che si canta nella festa dell’Apostolico e Cherubico Patriarca san Domenico di Guzman.
In cælésti hierarchía,
nova sonet harmonía,
novo ducta cántico.
Cui concórdet in hac via,
nostri chori melodía
congáudens Domínico.
Ex Ægýpto vastitátis
virum suæ voluntátis
vocat Auctor sǽculi.
In fiscélla paupertátis,
flumen transit vanitátis
pro salúte pópuli.
In figúra cátuli,
Prædicátor sǽculi
Matri præmonstrátur.
Portans ore fáculam,
ad amóris régulam
pópulos hortátur.
Hic est novus legislátor
hic Elías æmulátor,
et detéstans crímina.
Vulpes díssipat Samsónis
et in tuba Gedeónis
hostis fugat ágmina.
A defúnctis revocátum,
matri vivum reddit natum,
vivens adhuc córpore.
Signo crucis imber cedit,
turba fratrum panem edit,
missum Dei múnere.
Felix per quem gáudia
tota iam Ecclésia
sumens exaltátur.
Orbem replet sémine:
in cælórum ágmine
tandem collocátur.
Iacet granum occultátum
sidus latet obumbrátum,
sed Plasmátor ómnium.
Ossa Ioseph pulluláre,
sidus iubet radiáre,
in salútem géntium.
O quam probat carnis florem,
omnem súperans odórem,
túmuli fragrántia!
Ægri currunt et curántur
cæci, claudi reparántur,
virtútum frequéntia.
Laudes ergo Domínico
personémus mirífico,
voce plena.
Clama petens suffrágia,
eius sequens vestígia,
plebs egéna.
Sed tu Pater pie, bone,
Pastor gregis, et patróne,
prece semper sédula,
Apud cúriam summi Regis,
derelícti vices gregis
comménda per sǽcula. Amen. Allelúia.
Nella gerarchia celeste risuonino novella lode e novello canto. / A lei risponda su questa terra la melodia del cuor nostro, gioendo con Domenico. / Dalla vastità dell’Egitto l’Autor del secolo chiama l’uomo del suo volere. / Sulla navicella della Povertà attraversa il fiume delle vanità per la salvezza del popolo. / Il Predicatore del mondo viene predetto a sua madre come un cagnolino / portante in bocca una fiaccola: Egli esorta i popoli a seguire la regola della carità. / È lui il nuovo legislatore, l’emulo di Elia, colui che odia il peccato. / Egli disperde le volpi di Sansone e con la tromba di Gedeone mette in fuga le truppe del nemico. / Egli richiama dai morti il figlioletto e lo rende vivo a sua madre. / Con il segno della croce scaccia la pioggia e alla turba dei fratelli dà il pane come dono di Dio. / Beato è colui per il quale la Chiesa si esalta e si allieta. / Getta il seme nel mondo e alla fine è collocato nell’esercito del cielo. / Giace il chicco nascosto e non risplende l’astro, ma il Creatore di tutte le cose ha ordinato alle ossa di Giuseppe di moltiplicarsi e all’astro di risplendere per la salvezza delle nazioni. / O come si dimostra la verginità della sua carne: la dolce fragranza della sua tomba supera ogni profumo! / Molti sono i suoi miracoli: corrono a lui i malati e sono guariti, i ciechi e gli zoppi sono sanati. / Lodiamo dunque a piena voce il mirabile Domenico. / O voi poverelli, invocatelo e chiedete il suo aiuto e seguite le sue orme. / E tu, Padre pietoso e buono, Pastore del gregge e nostro Patrono, con preghiera costante / raccomanda il povero gregge alla corte del sommo Re in eterno. Amen. Alleluia


Seguite Radio Spada su:
- Telegram: https://t.me/Radiospada;
- Gloria.tv: https://gloria.tv/Radio%20Spada;
- Instagram: https://instagram.com/radiospada;
- Twitter: https://twitter.com/RadioSpada;
- YouTube: https://youtube.com/user/radiospada;
- Facebook: https://facebook.com/radiospadasocial;
- VK: https://vk.com/radiospada.
fonte beweb.chiesacattolica.it
Ultimi commenti