“Anticristo, messa in latino, spiriti maligni”: la nostra risposta a R. Petroni de IlDolomiti blog

In un articolo recentemente pubblicato su IlDolomiti blog da Riccardo Petroni si tira in ballo Radio Spada sul tema Bergoglio/ecumenismo.

Il testo parla di vari temi portando argomenti non condivisibili, qui però ci concentreremo solo sulla parte in cui ci cita e che ci riguarda direttamente.

Scrive Petroni riferendosi ad un suo scambio di battute con un altro giornalista:

4) Per Cionci Papa Bergoglio nel suo recente viaggio in Canada avrebbe stimolato per la prima volta nella storia della Chiesa riti “pagano-esoterici”, capaci di evocare “spiriti maligni”.

Da parte mia dissento, alla luce delle durissime identiche accuse che la stessa cattolica “Radio Spada” (spero non si offenda se la definisco “cattolica”) fece nei confronti di Papa Wojtila, allorché andò anche lui in Canada. Papa Wojtila che nonostante ciò è stato fatto Santo. Quindi nulla di nuovo.

vedi: https://www.radiospada.org/2021/10/assisi-quando-giovanni-paolo-ii-celeb…

La stessa Radio Spada che in data 6.5.2014 attaccò di nuovo duramente Giovanni Paolo II contestando anche il fatto che venisse fatto Santo, proprio perché, cito testualmente “ha pregato non si sa quale entità indefinita davanti a simboli sacri di altre religioni”, concludendo che “ha evidentemente bestemmiato”

Vedi: https://www.radiospada.org/2014/05/se-papa-wojtyla-e-santo/

Innanzitutto: non solo non ci offendiamo se veniamo chiamati cattolici, ma pretendiamo di essere definiti tali. Sul resto vediamo di distinguere.

A. Ciò su cui Petroni sbaglia.

Pare opportuno ribadire che l’indifferentismo e l’orizzontalismo interreligioso delle varie bolge ecumeniche è stato già condannato in maniera definitiva dalla Chiesa.

Tra le sconfinate fonti magisteriali che certificano il fatto basti citare Mortalium Animos di Pio XI, Pascendi di Pio X o il Sillabo di Pio IX.

Ad abundantiam: coerentemente con questo insegnamento, la manualistica cattolica è stata chiara. “Per i cattolici sono precluse le vie dell’ecumenismo” così si può leggere nell’Enciclopedia Cattolica, Volume V, edito nel 1950, regnante Pio XII. Ovviamente è sulla stessa linea il Dizionario di Teologia Dogmatica “Parente-Piolanti-Garofalo”, con Imprimatur del 1957, regnante Pio XII: “L’ecumenismo ha sedotto recentemente alcuni cattolici determinando un movimento irenico verso l’unione senza le debite cautele per l’integrità della Fede e della costituzione gerarchica e giuridica della Chiesa”. Il Dizionario di Teologia Morale diretto dal Cardinal Roberti – Imprimatur del 1957 – è ancor più chiaro: “La Gerarchia ha il diritto e il dovere di vigilare, perché l’unica via regia per l’unione è l’adesione dei non cattolici alla vera Chiesa; le altre formule presentano gravi pericoli per i cattolici stessi, e concettualmente si riducono spesso a formule ecumeniste, vuote di significato”.

Dunque sì: gli atti ecumenico-indifferentisti dei vari Paolo VI, Giovanni Paolo II, Benedetto XVI, Francesco sono apertamente rigettati dalla Dottrina.

Per ulteriori materiali sul tema rimandiamo a

Sed gladium. Dottrina e Sacra Scrittura contro l’ecumenismo
(indirettamente, in particolare nelle sezioni La Massoneria e la Rivoluzione contro la Verità rivelata, La libertà, La Regalità di Cristo e la Costituzione cristiana degli Stati) Magistero Politico – Insegnamenti papali sulla politica per l’instaurazione di un ordine cristiano

B. Ciò su cui Petroni ha ragione.

L’Autore ha invece ragione su un altro punto (e condividiamo in pieno, sostenendolo da anni) quando dice: “nulla di nuovo“. Vero che la rivoluzione, pur nella sua marcia non lineare, tende comunque ad affrettare il passo, vero che Pachamama e altre trovate sono nuove tappe, ma c’è – ed è un fatto tanto evidente quanto indiscutibile – una profonda “coerenza” nella sostanza di questi atti nel corso dei regni vaticani degli ultimi decenni. Anche per Benedetto XVI il – disastroso – materiale è abbondante (vedere qualche esempio non esaustivo qui: Lettera aperta a Joseph Ratzinger, per il bene di tutti).

C. Un equivoco: le “canonizzazioni”.

Scrive Petroni: “Papa Wojtila […] nonostante ciò è stato fatto Santo“. L’argomento è lungo e complesso ma – come noto – il tema della validità delle canonizzazioni del Vaticano neomodernista è già stato sviscerato da tempo in tutta la sua problematicità. Le vie proposte per chiarire la questione sono diverse. Riportiamo a titolo di esempio quella dell’abbé Gleize:

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