L’Eminentissimo Signor Cardinale Matteo Maria Zuppi – lo sanno anche i sassi – è un alfiere della Tradizione, un antemurale della pura dottrina, un difensore del rito romano precedente la riforma postconciliare.
Insomma, al suo cospetto, impallidiscono gli Ottaviani e i Bacci!
Sì – è vero – è vicino ad ambienti di sinistra, ha prefato un testo del noto gesuita LGBTetc James Martin, ha partecipato non più tardi di domenica scorsa alla manifestazione interreligiosa di Roma con Macron, Mattarella, rabbini, imam e buddani vari.
Ma un bel piviale e le note dei vespri al Pantheon coprono tutto.
E poi quando predica è così cordiale nei confronti del popolo di un motu proprio che non esiste più.
Pertanto noi pure ci uniamo al coro di tradizionale esultanza, di devotissimo trionfo, di religiosissimo fasto e ci permettiamo di declamare, con la felice memoria di Rodolfo de Angelis:

Bravo, bravo, ma come parla bene!
Bravo, bravo, le cose che sostiene
Scivolando qua e là Son la pura verità
!

fonte immagine chiesadibologna.it