Volentieri offriamo ai lettori questo importante estratto de I patimenti di Gesù, del Ven. Tommaso di Gesù.


È una grande istruzione per un uomo virtuoso il vedere che i Sacerdoti e i Magistrati hanno impiegato contro Gesù Cristo, non la ragione e la giustizia, ma l’artificio e l’autorità; che hanno abusato dell’ignoranza del popolo e della licenza dei soldati per oscurare la verità: che il popolo ha approvato la loro condotta, non perché essi erano più santi; ma perché erano più potenti; che l’oppressione dell’innocenza è stata riguardata come l’effetto d’una prudenza illuminata: che gli uomini più pieni d’ambizione, di invidia e d’amore di se stessi si sono più opposti alla dottrina del Salvatore, perché essa combatteva le loro passioni e i loro desideri; che il popolo lo ha oltraggiato per l’inclinazione naturale, che ha di piacere e d’imitare i grandi; che i ladri con lui crocifissi lo hanno caricato d’ingiurie, perché facevano consistere tutta la loro felicità nell’essere liberati dai mali temporali, e non potevano credere che quegli, il quale non se ne liberava, fosse il Figlio di Dio. Scorgiamo infine, che tutti operano o per odio, o per interesse, o per malizia; che il Santo dei Santi passa per un malfattore, perché ne soffre la pena; che la sua speranza in Dio è riguardata come vana, perché Dio non lo libera dal supplizio della Croce. Tali sono i giudizi di quelli che perseguitano i Santi sotto colore di zelo e di giustizia.

>>> Da: I patimenti di Gesù <<<


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