Volentieri offriamo ai lettori questo interessante estratto da Il processo ai templari, lo Scisma d’Occidente, le eresie di Wyclif e Hus (Card. Hergenröther, vol. VII della Storia universale della Chiesa). Quella del Beato Pietro di Lussemburgo (vero Beato della Chiesa) non è un caso isolato di santità di vita, associata a fenomeni miracolosi, in una persona legata ad un antipapa. Per sgombrare il campo da equivoci o tentazioni liberali: in questi santi è totale l’adesione alla Fede cattolica e l’errore nell’individuazione di chi fosse il Papa cui obbedire (in un momento di grande confusione) era un fatto contingente. I miracoli certificavano la santità di queste anime, non certificavano chi fosse il Papa.
[…] Il competitore di Urbano si ritrovava allora ad Avignone in condizioni sommamente favorevoli. Vero è che, dipendente dalla corte di Francia, aveva non poco a soffrire dalle prepotenze dei cortigiani e doveva comprarsi la loro grazia a spese della Chiesa di Francia, su cui raddoppiarono i gravami. Ma egli guadagnava ogni dì più in credito; al di fuori era sicuro, e nel 1387 vide ritornare anche Napoli alla sua obbedienza. Il suo collegio di cardinali annoverava non pure gli antichi cardinali dei tempi di Gregorio XI, ma altri nuovi membri assai illustri, fra cui si segnalava il pio e giovane principe Pietro di Lussemburgo, il quale morì poi in odore di santità e ammiratissimo dai suoi contemporanei, a soli diciotto anni, il 2 luglio 1387. I miracoli, che si dicevano operati alla sua tomba, si allegavano quasi argomento della legittimità di Clemente[i]. Di più in favore di Clemente parlavano e il credito delle università di Parigi e di Bologna, e i suoi sforzi per mantenere la purezza della fede e il suo tratto affabile, in tutto opposto alla rozzezza di Urbano, ed in ultimo la profferta, che egli fece solo quando la sua causa cominciò a volgere in meglio, di far decidere la gran controversia da un concilio ecumenico e, quando le sue ragioni trionfassero, avere Urbano VI in luogo di suo primo cardinale, in caso contrario rimettersi alla mercé di lui[ii].
>>> Il processo ai templari, lo Scisma d’Occidente, le eresie di Wyclif e Hus <<<
[i] Fourier de Bacourt, Vie du bienheureux Pierre de Luxembourg, Paris, 1881. Discorso di Pietro d’Ailly sopra i miracoli di lui, presso il Balaeus l. c. IV, 631 s.
[ii] Balaeas l. c. IV, 618.
Immagine in evidenza: Laurom, CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons (Pittore ignoto del XV secolo, Miracolo di una resurrezione compiuto dal Beato Pietro di Lussemburgo, Ivrea, Duomo).