Volentieri presentiamo ai lettori questo utile estratto de La rivoluzione guardata negli occhi. Un libro che spiega il passato e racconta il futuro (di Mons. Louis-Gaston de Ségur – Mons. Jean-Joseph Gaume).


[…] La legge è l’espressione della legittima volontà del superiore legittimo. Perché una legge obblighi in coscienza, perché legge sia veramente, sono necessarie queste due condizioni essenziali: 1. che ella derivi dal legittimo superiore; 2. che non sia un capriccio, una volontà cattiva e perversa di questo superiore. Ecco perché ho detto una volontà legittima. Quali sono i nostri superiori legittimi? Quando le loro volontà sono esse volontà legittime? Duplice questione pratica di facile risolvimento. Dio solo è, a dir vero, il nostro superiore. Se noi dobbiamo quaggiù obbedire agli uomini, questo viene dall’essere i medesimi da Dio investiti del potere di comandare. Depositari della autorità di Dio diventano nostri superiori. Qualunque superiore sulla terra non è dunque che un delegato di Dio, un rappresentante di Dio, e non deve mai imporre ai suoi dipendenti una volontà opposta alla volontà di Dio. Questo principio è il fondamento d’ogni legge. Ora noi abbiamo sulla terra tre specie di superiori: il Papa ed i vescovi nell’ordine religioso, il sovrano nell’ordine civile e politico, il padre nell’ordine della famiglia. Ciascuno è superiore legittimo ed ha diritto di comandarci in nome di Dio, ma osservando prima d’ogni cosa l’ordine stabilito da Lui. Quest’ordine, noi l’abbiamo detto testè, è la subordinazione regolare della famiglia allo Stato, dell’uno e dell’altra alla Chiesa. […]

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