Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io vi ho amati. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici“. Queste parole di cristiano debbono costituire la divisa del cristiano e ben si applicano alla figura del Cardinale Lodovico Altieri che oggi presentiamo al lettore.
Il principe Lodovico Altieri a Roma l’11 luglio 1805 e fu subito indirizzato alla carriera ecclesiastica. Nel 1829 fu fatto cameriere segreto da Leone XII, che lo inviò, come suo ablegato, a Parigi per la consegna della berretta al cardinale Jean-Baptiste de Latil, arcivescovo di Reims. Il successore, Gregorio XVI, lo nominò prima suo primo cameriere segreto e coppiere, quindi Segretario della Cogregazione agli Studi e Qualificatore del Sant’Offizio. Lo stesso Pontefice lo elesse alla Vescovo titolare di Efeso nel concistoro dell’11 luglio 1836, e lo consacrò personalmente all’altare papale della Patriarcale Basilica Liberiana di Santa Maria Maggiore il 17 luglio. Contestualmente fu nominato Assistente al Soglio Pontificio e Nunzio a Vienna. Nel concistoro segreto del 14 dicembre 1840 fu riservato in pectore come cardinale, venendo pubblicato solo cinque anni. Nel conclave del 1846 votò per Mastai-Ferretti, che una volta eletto papa, lo chiamò a collaborare al governo dello Stato della Chiesa. Nel 1849 seguì Pio IX a Gaeta e l’anno dopo, a seguito della caduta della Repubblica Roma, fece parte del cosiddetto “triumvirato nero” che governò Roma in attesa che il legittimo sovrano facesse ritorno. A cavallo fra gli anni Cinquanta e Sessanta, ebbe varie nomine: Camerlengo di Santa Romana Chiesa (1857), Arcicancelliere dell’Università Romana della Sapienza (1857), Prefetto della Congregazione dell’Indice dei Libri Proibiti (1861), Arciprete della Patriarcale Arcibasilica Lateranense (1863). Nel concistoro del 17 dicembre 1860 optò per passare dall’Ordine dei Preti a quello dei Vescovi e ottenne la sede suburbicaria di Albano. Nel 1867, all’insorgere del colera, si prodigò nell’assistenza del suo popolo, visitando di casa in casa i malati, fino a che non contrasse anch’egli il morbo. “Diede la vita per i propri amici” e andò a ricevere il premio l’11 agosto 1867, elevando una tenera preghiera: “Signore Dio, io sono un misero peccatore e tanti furono i miei peccati, ma grandi altresì le vostre misericordie verso di me! E qual maggior misericordia potevate voi farmi che concedermi di morire in mezzo a questo gregge che mi avete donato! Questo mio gregge voi lo percuotete colla vostra giustizia, ma percuotete i corpi per salvare la anime loro. Vi raccomando il vostro Vicario in terra: conservatelo lungo tempo; i miei colleghi Cardinali, l’ordine episcopale, gli ordini religiosi tutti gli ecclesiastici, ma in particolare vi raccomando questo mio clero e questo mio popolo. Raccomando l’anima mia che abbandono nella misericordia“. Pio IX, legato all’Altieri da sentimenti di amicizia e stima, ne tessé l’elogia nel concistoro del 20 settembre: “Non possiamo, in questa medesima occasione che opportunamente Ci si porge, contenerci dal rendere meritati ed amplissimi encomii a Ludovico Altieri, di chiarissima memoria, Cardinale della Santa Romana Chiesa e Vescovo di Albano. Imperciocchè egli, come ottimamente conoscete, nato di nobilissima stirpe, ornato di splendide virtù, già sostenuti gravissimi ufficii, ed a Noi caro, tosto che ebbe l’avviso dell’incrudelire che faceva in Albano il terribile morbo del colera, dimentico altutto di sé medesimo ed ardendo di fiamma di carità verso il gregge commesso alla sua cura, di presente volò a quella città. Né risparmiandosi in mezzo alle fatiche, alle sollecitudini, ai disagi ed ai pericoli di ogni guisa di giorno, e di notte con prontezza ed alacrità non finì mai di apportare giovamento, soccorso e conforto ai miseri infermi e moribondi, con tutti i presidii spirituali, ed ogni sorta di aiuti, somministrati da lui colle proprie mani, fintantoché assalito dalla orribile malattia diede come buon pastore la sua vita per le sue pecorelle. Al certo la memoria di lui resterà sempre in benedizione nei fasti della Chiesa, come di colui il quale, vittima della cristiana carità, incontrò una morte fortunata, e procacciò una gloria somma e non mai peritura a sé medesimo, alla Chiesa, al vostro ordine nobilissimo ed a quello di tutti i Vescovi cattolici. Noi intanto, benché compresi da grave cordoglio fin da quando udimmo la morte dello stesso Cardinale, contuttociò siamo confortati da una grande consolazione, mentre abbiamo certa speranza che l’anima di lui sia pervenuta nella patria celeste, ed ivi esulti nel Signore, ed offra a Dio preghiere ferventi per Noi, e per Voi, e per tutta la Chiesa. Diamo altresì le dovute lodi all’uno ed all’altro Clero di Albano, il quale seguitando le orme illustri del suo Pastore, col rischio della stessa vita, non lasciò di porre diligentemente ogni opera, massime religiosa, a sollievo degl’ infermi e dei morienti“.

Figure già trattate sul sito (sono escluse le innumerevoli figure trattate sulla pagina Facebook)
Cardinale Gaetano de Lai
Cardinale Bernardo Dovizi detto il “Bibbiena”
Cardinale Alfredo Ildefonso Schuster O.S.B.
Cardinale Ercole Gonzaga
Cardinale Domenico Serafini OSB
Cardinale Clemente Micara
Cardinale Ranuccio Farnese
Cardinale Francesco Sforza di Santafiora
Cardinale Ernesto Ruffini
Cardinale Gil Albornoz
Cardinale Miguel Paya y Ricò
Cardinale Edward Manning
Cardinale Vives y Tuto
Cardinale Carlo Oppizzoni
Cardinale Giulio Maria della Somaglia
Cardinali Antonio Marzato e Carlo Odescalchi
Cardinali Luigi di Guisa e Robert de Lenoncourt
Cardinale Galeotto Franciotti della Rovere
Cardinale Bartolomeo d’Avanzo
Cardinale Agostino Rivarola
Cardinale Costantino Patrizi Naro
Cardinale Benjamin de Arriba y Castro
Cardinale Isidoro di Kiev
Cardinale Fabrizio Ruffo
Cardinale Bertrando del Poggetto
Cardinale Alojzije Viktor Stepinac
Cardinale Ludovico Scarampi Mezzarota
Cardinale Bessarione di Nicea
Cardinale Mariano Rampolla del Tindaro
Cardinale Giuliano Cesarini
Cardinale Tommaso de Vio detto il Cajetano
Cardinale Philippe d’Alencon de Valois
Cardinale Josif Slipyj
Cardinale Pietro Bembo
Cardinale Juan de Torquemada 
Cardinale Nicholas Wiseman 
Cardinale Alfredo Ottaviani
Cardinale Gabriele de’ Gabrielli
Cardinale Francisco Jimenez de Cisneros
Cardinale Ferdinando d’Asburgo 
Cardinale Adeodato Piazza 
Cardinale Alexis-Henri-Marie Lépicier
Cardinale Matthäus Schiner
Cardinale Pedro Gonzales de Mendoza
Cardinale Enrico Dante
Cardinale Umberto di Silva Candida
Beato Niccolò Albergati
Cardinal Erardo della Marca
San Giovanni Fisher
San Carlo Borromeo
Cardinale Giovanni I Colonna
Cardinale Giovanni II Colonna
Cardinale Jerzy Radziwiłł
Cardinale Pietro Ottoboni
Cardinale Giuseppe Gaspare Mezzofanti
Cardinale Michele Bonelli
Cardinale Francesco Alidosi
Cardinale Sforza Pallavicino
Cardinale Georges d’Armagnac
Cardinale Stanislao Osio
San Raimondo Nonnato
Cardinale Salvatore Nobili Vitelleschi 
Cardinale Giovan Francesco Albani
Cardinale Agostino Fabroni
Cardinal Paul Cullen
Cardinale Pietro Isvalies
Cardinale Antonio Maria Ciocchi del Monte
Cardinale Agostino Pipia
Cardinal Victor Auguste Dechamps
Cardinale Joseph Hergenröther
Cardinale Guido Ascanio Sforza di Santa Fiora
Cardinale Sigismondo Gonzaga
Cardinale Antonio Pucci
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Cardinale Michelangelo Celesia OSB
Cardinale Silvio Antoniano
Cardinale Scipione Rebiba
Cardinale Diego Gregorio Cadello
Cardinale Agostino Richelmy


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