Sono quelle notizie che di primo acchito devi leggere un paio di volte, verificando che il calendario non segni la data “1° aprile”.
Poi una volta verificato che non si tratta di un “pesce”, ti fermi un attimo e ricordi che c’è stato il Vaticano II, i vescovi sovietico-scismatici chiamati a Roma, Paolo VI e le sue cordialità col massacratore di italiani Tito, Bergoglio che onora – nella sua laicissima camera ardente – Giorgio Napolitano. Ti ricordi insomma dei 60 anni di compromesso con la più infame e fallimentare delle ideologie partorite dalla malferma mente umana. E dici: “è tutto vero”.
E in effetti è tutto vero. Per la prima volta (ieri, 24 settembre 2023), un presidente della Cei è stato ospite della festa nazionale di Rifondazione comunista. Citiamo da La Repubblica: “Ringrazio don Matteo – ha detto il segretario nazionale Maurizio Acerbo – so che aver accettato questo invito gli cagionerà qualche problema o qualche guaio, esprimo solidarietà preventiva”.
Riferisce ancora il quotidiano: “Applausi sono arrivati quando Zuppi ha ricordato “l’inchiostro bellissimo con cui è stata scritta la nostra Costituzione, che ha dentro cose chiarissime come per esempio l’antifascismo”. La platea ha sorriso, invece, quando ad una domanda sulle radici cristiane dell’Europa, Zuppi ha premesso: “Questo è un tema complicato”. Poi ha accennato anche ad altri temi, come aborto, “utero in affitto”, eutanasia. Su cui ha ci possono essere grandi differenze ma ha invitato al dialogo “per evitare polarizzazioni””. Capito?
Zuppi, che di tanto in tanto celebra pure la Messa tridentina, non ha mancato di presiedere dei Vespri Pontificali a Gricigliano (Firenze, 2020) nell’ambito del Capitolo Generale dell’Istituto Cristo Re Sommo Sacerdote. Insomma: di tutto un po’. Come di tutto un po’ è il Cattolicesimo di certi istituti “tradizionali” (sul tema delle false alternative alla rivoluzione in corso vedere il capitolo: “Chi si oppone davvero e chi no”, di Parole chiare sulla Chiesa. Perché c’è una crisi, dove nasce e come uscirne).
Il problema non è (solo) Zuppi, il problema è ben più vasto, vecchio e profondo.
Sipario.
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Immagine: unione di foto, card. Zuppi (fonte: Quirinale.it) e logo Rifondazione (Pubblico Dominio). Rielaborazione a cura di RS.

















