Da due discorsi del vescovo Jacques Bénigne Bossuet, grande predicatore del Seicento francese, sulla festa dell’Esaltazione della Santa Croce traiamo delle edificanti citazioni.

“La gloria del nostro Dio sta nella sua potenza e nella sua bontà, ma nella croce compariscono meglio la potenza e la misericordia divina”

“Se voi vedete nostro Signor Gesù Cristo abbandonato ai furori dei manigoldi, se rende l’anima tra dolori incredibili, non v’immaginate, o cristiani, ch’egli sia ridotto a quello estremo per fievolezza o per impotenza. Non è il rigore dei tormenti che lo fa morire: egli muore perché lo vuole ed egli esce dal mondo senza timore perché vi venne volontariamente: Abscessit potestate quia non venerat necessitate (S. AUG., In Joann. Tract. XXXI, n. 6). La morte negli animali è uno sfinimento della natura, la morte in Gesù Cristo è un effetto della sua potenza. Quindi parlando della sua morte: Io ho – disse – la potenza di abbandonar la vita ed ho la potenza di ripigliarla (JOANN. X, 18)”

“La croce ha domato i demonii, abbattuto l’orgoglio e l’arroganza degli uomini, rovesciato la loro falsa sapienza ed ha trionfato dei loro cuori. Io stimo più glorioso di aver riportato una sì bella vittoria che di avere sgominato l’ordine dell’universo imperciocché niente osservo in questo mondo di più indocile, di più fiero, né di più indomito del cuore dell’uomo”

“La potenza comparisce meglio nella vittoria principalmente quando la si guadagna su nemici superbi ed audaci. Or, miei fedeli, questo Dio infinitamente buono nel cui regno tutte le creature sa ebbero felici se fossero sottomesse, ha avuto ribelli e nemici perché ha avuto ingrati e insolenti. Gli fu mestieri domar tali ribelli, ma perché domarli colla croce? Questo è il miracolo della croce, il gran mistero del cristianesimo … Usar la forza contro l’orgoglio è lo stesso che onorarlo: fa d’uopo domarlo colla infermità medesima. Non è troppo farlo soccombere, se esso non venga astretto a riconoscere la sua impotenza ed è necessario rovesciarlo per mezzo di ciò che più di spregia. Tu ti sei sollevato, o Satana, tu ti sollevi contro Dio con tutta la tua forza. Il Signore scenderà contro di te armato solamente di debolezza per mostrarti come egli si ride dei tuoi temerari progetti. Tu hai voluto essere il dio dell’uomo, un Uomo sarà il tuo Dio. Tu hai recato la morte sulla terra, la morte rovinerà i tuoi disegni. Tu hai stabilito il tuo impero assoggettando gli uomini con falsi onori, con ricchezze malsicure, con piaceri pieni d’illusione; gli obbrobri, la povertà, l’estrema miseria, la croce in una parola, distruggerà il tuo impero da capo a fondo. O potenza della croce di Gesù!”

“Sì, colla croce e colle sofferenze deve esser suggellata la confessione della fede. Ciò fa dire a Tertulliano che la fede va debitrice al martirio: Debitricem martyrii fdem (Scorp. n. 8)”

da Sermoni scelti di J.B. Bossuet, Palermo, 1843.


🔴 Un discorso di Pio IX sulla Passione di Cristo

🔴 “O admirábilis poténtia Crucis!”. Un sermone di S. Leone Magno sul mistero della Croce

🔴 La morte della Vecchia Alleanza sulla Croce di Cristo

🔴 Il felice obbligo di portare la Croce. Da un’omelia di san Leone Magno

🔴 Le reliquie romane della Santa Croce

🔴 “O croce santa, accoglimi tra le tue braccia”. Una preghiera di Bartolo Longo



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