Notizie Pascendi esce di solito alla mattina, qualche volta alla settimana, non tutte le settimane. Poi si vedrà. Si tratta di un’iniziativa che non è e non vuole essere regolare. Spera di essere tagliente e puntuale, non seriosa.

  • “Vedo una Chiesa timorosa, poco audace. Una Chiesa che parla poco di Dio, ma da lì si deve partire. Deve stare attenta ai bisogni alle priorità dell’ uomo ma il punto di partenza è Dio”. Queste le parole – riportate dall’agenzia SIR – del patriarca latino di Gerusalemme, mons. Pierbattista Pizzaballa, descrivendo la Chiesa italiana. Il patriarca, che fra qualche giorno diventerà cardinale, dice la verità. C’è però un dettaglio: l’antropocentrismo istituzionalizzato è ormai di vecchia data, basti pensare all’imbarazzante discordo di Paolo VI all’ONU nel 1965: “Noi, quali “esperti in umanità”, rechiamo a questa Organizzazione il suffragio dei Nostri ultimi Predecessori, quello di tutto l’Episcopato cattolico, e Nostro, convinti come siamo che essa rappresenta la via obbligata della civiltà moderna e della pace mondiale.  Dicendo questo, Noi sentiamo di fare Nostra la voce dei morti e dei vivi; dei morti, caduti nelle tremende guerre passate sognando la concordia e la pace del mondo”. Nihil sub sole novi.
  • La Repubblica (17/9/23) titola: “Don Luca Favarin, scandalo in chiesa a Padova. Il sacerdote è stato sospeso dalla Curia che vuole indagare sui lauti incassi della sua cooperativa per minori e migranti”. E prosegue: “Luca Favarin, cinquantenne padovano, capelli lunghi, occhiali, felpa con cappuccio e sciarpa arcobaleno, è un ex parroco che incassa quasi due milioni di euro l’anno. Grazie ad un ristorante, “Strada Facendo” e a una cicchetteria, “Versi ribelli”, all’interno della caffetteria al museo degli Eremitani”. Che dire? Almeno qui c’è un modernista che fa girare un po’ l’economia, di solito fanno girare solo… altro.
  • In questi giorni è tutto un parlare di Pontida, Le Pen, sbarchi. Nell’ormai lontano 2016 (2-0-1-6!), sul “sacro prato” abitualmente popolato di elmi cornuti e barbe verdi, Salvini si faceva fotografare esponendo la maglietta “Il mio Papa è Benedetto”, immagine poi condivisa sui social con le parole: “Noi non dimentichiamo l’insegnamento di Papa Benedetto XVI“. Gli va riconosciuto che come pioniere di boiate potrebbe meritare un premio. Per chi invece vuole riordinare le idee: Parole chiare sulla Chiesa. Perché c’è una crisi, dove nasce e come uscirne.
  • Agli appassionati: Le “nuove” antichità per voi. Ma attenzione: sono in copia UNICA, quindi vanno al primo che le acquista. In caso di dubbio sulla disponibilità (quelle non cliccabili sono per certo esaurite), meglio contattare RS.

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