Ancora su una delle fonti inquinate del magistero postconciliare.

Teilhard, che dici di te stesso?
Il panteismo esplicito di Teilhard de Chardin

di Arnaldo Xavier da Silveira
(da unavox.it)

Ricordiamo brevemente il pensiero di Teilhard de Chardin in ciò che contiene di più essenziale, evidenziando ciò che, in un modo o in un altro, sta dietro il testo dell’Enciclica Laudato si’.

1. Teilhard: “Sono essenzialmente panteista per pensiero e temperamento”.

Lo stesso Teilhard afferma il suo panteismo in varii scritti. Tra questi, nella lettera del 14.1.1954:

Non ammetto la posizione ‘anti-panteista’ che mi si attribuisce. Io sono, al contrario, essenzialmente panteista per pensiero e temperamento: ho passato tutta la mia vita gridando che vi è un vero ‘panteismo dell’unione’ (Deus omnia in omnibus) (un pancristiano diceva Blondel) contro o pseudo-panteismo della dissoluzione (orientale), Deus omnia. E su questo argomento non provo alcuna simpatia per il Creazionismo biblico (se non nella misura in cui è il fondamento della possibilità dell’Unione). Al contrario, sono dell’idea che la creazione biblica sia ben infantile e antropomorfica” (a).

Come già dicevano i greci e come ripete San Paolo, tutto sta in tutto. L’espressione è pericolosa perché, se mal compresa, porterebbe al panteismo. Il suo vero senso è che Dio è la causa efficiente di tutte le creature (perché le ha create e le sostiene nell’essere) e di esse è anche la causa esemplare e la causa finale. Gli esseri creati sono veri esseri, dal momento che hanno una vera essenza, vere proprietà, ecc. Ma l’essere, l’essenza, le proprietà, ecc., dell’essere creato sono così tanto diverse da quelle di Dio, che è solo per analogia che questi termini si applicano a Dio e alle creature. È questa analogia che segna il rigetto di qualunque panteismo nella dottrina cattolica, mentre al tempo stesso spiega il vero senso del principio omnia in omnibus.

In un’altra lettera, del 2.01.1951, Teilhard propone

Una forma superiore e sintetica di ‘misticismo’, nel quale la forza e la seduzione del panteismo orientale convergono in una culminazione!” (b)

Egli spiega il suo scopo:

Quello che mi propongo di fare è ridurre la distanza tra il panteismo e il cristianesimo, mostrando ciò che si potrebbe chiamare l’anima cristiana del panteismo o l’aspetto panteista del cristianesimo” (c).

Parafrasando Tertulliano, che disse che l’anima umana è naturalmente cristiana, Teilhard de Chardin afferma che essa è naturalmente panteista:

La tendenza al panteismo è così universale e così persistente che deve esserci anche in essa un’anima (un’anima naturalmente cristiana), una verità che chiama al battesimo” (d).

Egli pretende di creare una nuova “spiritualità” cristiano-panteista:

In relazione al mio “Vangelo” … alle mie possibilità e tendenze … [sono] per aiutare a creare un’atmosfera spirituale … Questa, evidentemente, è un’attitudine essenzialmente cristiana, ma arricchita con la confluenza della migliore e più sottile essenza di ciò che è nascosto entro i diversi panteismi” (e).

Nella lettera alla sua amica Lucille Swan, egli afferma ancora il suo panteismo:

– “Io sono innanzi tutto ed essenzialmente un panteista nato!” (f).

2. Cristo: “centro ultimo per il quale si muove tutta l’evoluzione”

J. L. Illanes Maestre, professore di Teologia Dogmatica dell’Università di Navarra, Spagna, in un articolo su Teilhard de Chardin, dopo aver descritto l’evoluzionismo del gesuita e parlato del “punto Omega”, sintetizza:

Postulata così l’esistenza di Dio come principio cosmico di convergenza, Teilhard conclude esponendo il suo sistema di sovrapposizione del punto Omega dell’evoluzione al Cristo della Fede. Cristo viene quindi presentato da Teilhard come Dio che si immerge nelle cose e si introduce nello psichismo totale della terra e in questo modo si converte nel centro ultimo della riunione universale verso il quale si muove tutta l’evoluzione” (g).

Si tratterebbe di un pan-psichismo in cui lo spirito è immerso nella materia, da cui si va liberando gradualmente col processo evolutivo mosso da Cristo.


(a) Apud A. M. e C. C., Teilhard de Chardin, Pierre – Opera omnia. Disponibile in  http://www.opuslibros.org/Index_libros/
Recensiones_1/teilhard_obr.htm
(b) Lettera da Parigi, del 2.01.1951, in Lettere a due amicihttps://archive.org/stream/LettersToTwoFriends/
Letters_To_TwoFriends_djvu.txt
(c) Cristianesimo ed evoluzione, p. 56, in https://archive.org/
stream/ChristianityAndEvolution/
Chri stianity_and_Evolution_ djvu.txt
(d) The Hearth of the Matter, p. 207, in https://archive.org/stream/HeartOfMatter/
Heart_of_Matter_djvu.txt
(e) idem, ibidem.
(f) https://archive.org/stream/TheLettersOfTeilhardDe
ChardinAndLucilleSwan/
Letters_to_Lucile_Swan_djvu.txt
(g) J. L. Illanes Maestre, Teilhard de Chardin, Pierre, in Gran Enciclopedia Rialp, Ed. Rialp, Madrid, 1975, vol. 22, p. 138.


🔴 Monitum del Sant’Offizio contro Teilhard de Chardin

🔴 Pierre Teilhard de Chardin, il panteista amato dai papi postconciliari


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fonte immagine santiebeati.it