di Piergiorgio Seveso

Radio Spada nel 2023 entrerà in una nuova fase della sua vita: come ogni organismo vivente, dobbiamo crescere ed andare avanti. Ogni scommessa è stata vinta, ogni trappola scoperta, le mani, cupide di morte, qui “petebant animam pueri” sono state spezzate. In ultima analisi moltissimo è stato fatto e questo nessuno potrà cancellarlo ed oscurarlo ma altrettanto resta da fare e sono certo, anche in una nuova declinazione, Radio Spada potrà proseguire con rinnovata lena il suo cammino”, così scrivevo un anno fa, durante l’Ottava dell’Immacolata 2022, sul futuro che ci attendeva.

Res maiores perurgebant e quindi anche questa da me assai amata rubrica ha dovuto tacere per un po’, peraltro contrappuntisticamente surrogata dalle ricche “Notizie Pascendi”, ma ora ritorna, tagliando il rispettabile traguardo argenteo delle venticinque puntate e ritorna dopo un anno vissuto intensamente e “pericolosamente” ma non certo alla maniera degli arrembanti e sconclusionati masnadieri novecenteschi.

Lungi da me il fare un tronfio e strabordante bilancio di fine anno come tanti politicanti liberali che detengono la nuda materialità del potere nelle nostre terre (cui persino alcuni integristi di fede “adamantina” fanno gli occhi dolci) ma le parole poc’anzi citate si sono pienamente realizzate. Sui “dati 2023” diremo solo qualcosa di generale dopo.

Radio Spada, dopo un impegnativo percorso burocratico, si è trasformata il 26 maggio 2023 con un solenne atto notarile in una Fondazione (Ets) a vasto spettro cromatico che ha assunto la denominazione gloriosa e impegnativa di “Pascendi”. Questo non ha certamente cambiato di uno iota la natura prettamente culturale e irreversibilmente cattolico romana del nostro impegno: abbiamo continuato a produrre libri con una volontà indomita, con una passione inscalfibile, con un’acribia al limite, giungendo ormai alla fatidica quota di cento titoli.

Noi non siamo editori seriali o puramente commerciali, quindi non stampiamo quello che (ci) capita, siamo editori cattolici militanti, quindi ogni testo è meditato e soppesato, vagliato e ponderato in ogni suo aspetto e malgrado questo intenso lavoro “sottocoperta” il ritmo delle nostre pubblicazioni non solo è rimasto costante ma ha assunto una certa quale baldanzosa intensità.

La nostra attività ha spaziato in quest’ultimo anno carezzando le più svariate corde dell’apologetica: dalle battaglie contro l’evoluzionismo ed il darwinismo, che tanti disgusti e amarezze hanno prodotto ai “ventri molli” del nostro ambiente, alla continua attenzione dedicata alla storia della Chiesa più classica e puntuale del cardinale Hergenrother, dalle lotte dell’indipendentismo corso alla luce dell’ortoprassi politica via via, passando dagli strepitosi catechismi di Mons. Gaume, sino ai grandi dibattiti che attraversano il nostro piccolo (e litigioso) mondo con Parole chiare sulla Chiesa. Per non parlare de I due stendardi, libro animato dalla passione revisionistica di Gianluca Pietrosante, e di molto altro. A corona di quest’anno carico di impegni e promesse son giunti CONTRO NATURA e il testo di Don Andrea Mancinella GOLPE NELLA CHIESA. Documenti e cronache sulla sovversione: dalle prime macchinazioni al Papato di transizione, dal Gruppo del Reno fino al presente che è nel suo genere una summula ed un vademecum per il cattolico che voglia cimentarsi nella sempre più difficile e tortuosa battaglia per l’integralità cattolica. A tutto questo si deve aggiungere la ricerca e la diffusione dell’antiquariato librario cattolico che dopo inizi timidi ed episodici è diventata parte qualificante (seppur minoritaria) della nostra azione libraria accanto alla vendita di piccoli e grandi oggetti devozionali e pii, specie quelli prodotti dalle pregevoli mani di Monnicraft, che spesso si rivelano utilissimi nelle vite e nelle case dei singoli.

Non stiamo a parlarvi delle decine di migliaia di persone che fanno riferimento ai nostri social, degli oltre 11.000 articoli del sito (le cui visite ormai non sappiamo più a quali “totali” ammontino, visti i tanti cambi anche negli strumenti di conteggio: in ogni caso i 13 milioni erano stati festeggiati il 28 settembre 2020), degli eventi organizzati e di tutto il resto. Basta e avanza questo volo d’angelo.

Oramai, dopo tanti anni, non vi è casa di tradizionalista nelle nostre terre che non sia stata lambita in qualche modo da un prodotto uscito dalle nostre officine, dai nostri magazzini, dalle nostre santabarbare, anzi sono molte le biblioteche domestiche cui attingono grandi e piccoli, dove le Edizioni Radio Spada trovano stabile e PACIFICA dimora. Tutto questo, ben lungi dal farci indulgere a facili abbandoni o a comode mollezze, ci sprona ad andare sempre più avanti, con forza, determinazione aggressiva e indomabile volontà di raggiungere ogni sperduta spelonca del tradizionalismo e dell’integrismo italiano.

Attorno a noi regnano spesso, ci sembra persino inutile rimarcarlo, due falsi opposti: da una parte un moderatismo, spiacente a Dio e ai suoi nemici, che arranca ogni giorno di più, dilaniato dall’attualità ecclesiale e dalle agognate “restaurazioni” in salsa polacca e bavara che tardano ad arrivare come certi scalcagnati treni di provincia. Dall’altra un parossismo parolaio, eccentrico e funesto, piazzistico e inconcludente che, come una vera lebbra dell’anima, da anni ormai sta divorando le carni di quel che resta del cattolicesimo nelle nostre terre.

Questa malattia dello spirito, quella pandemia della stupidità, questa dittatura dell’unilaterale, questo reticolo di monadi che non sanno più vedere, più ascoltare, più riflettere, più capire e forse più nemmeno pregare, “preoccupa” ancora di più della rivoluzione trionfante e sempre operativa dei Bergoglio, degli Zuppi o degli Hernandez e delle opposizioni da café chantant dei Mueller, dei Burke e degli Schneider.

A Dio piacendo, Radio Spada continuerà a infastidirvi benevolmente ancora a lungo, finché servirà alla Chiesa cattolica, a lanciare petardi nelle corali sonnolente dell’integrismo italiano per far steccare gli azzimati cantori, a far balbettare i tremuli di ogni fazione e di ogni risma: lo farà perché anche questo è il suo ruolo, per questo è nata nel 2012. E aggiungo: lo farà (anche) sorridendo.

Cor Jesu, attritum propter scelera nostra, miserere nobis.

Regina sine labe originali concepta, ora pro nobis.


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Foto di Jenny Uhling: https://www.pexels.com/it-it/foto/donna-display-in-piedi-esterno-4378180/