Volentieri pubblichiamo questa lettera aperta a Mons. Viganò inviata in redazione dal Guelfo Rosa.


del Guelfo Rosa

Eccellenza Reverendissima,

da fedele “tradizionalista” ormai di vecchia data mi permetto di scriverLe in relazione ai recenti fatti di cronaca. Ho seguito la Sua parabola dal 2018 ad oggi e – come immaginerà – mi sono trovato d’accordo con molte posizioni da Lei espresse e meno con altre (in particolare sulla vacanza della Sede). Ma poco importa ai fini della presente missiva.

Sfogliando gli Annali, sbriciando nelle poche aree qualificate del web, leggendo qualche libro (in particolare penso a Golpe nella Chiesa. Documenti e cronache sulla sovversione: dalle prime macchinazioni al Papato di transizione, dal Gruppo del Reno fino al presente) mi sono venute alla mente non poche cose che lei potrebbe fare ora che è condannato per aver negato il giusto valore dovuto ad un “Concilio”.

Ho dato un’occhiata e ho scoperto diversi privilegi ottenuti da eretici e scismatici, che rifiutano una serie di dogmi (tra cui il primato petrino per come insegnato dalla Chiesa) e una manciata di Concili Ecumenici. Siccome La accusano di opporsi ad uno solo, ho pensato di allegarLe una lista di idee.

Dunque da domani può:

  1. Farsi baciare i piedi, come furono baciati da Paolo VI allo scismatico ed eretico Melitone di Calcedonia nel 1975.
  2. Farsi rendere devote visite nei luoghi più significativi della Sua vita. Come fece Benedetto XVI nel 2011, presentandosi in veste di Vescovo di Roma, presso il convento dove Lutero studiò teologia. Potrebbero avanzare l’obiezione che l’eresiarca protestante è morto da qualche secolo e Lei no: nel caso lasci scritto per i Suoi eredi.
  3. Ricevere dal Vaticano omaggi nemmeno troppo velati ai Suoi pensieri teologici. Sempre Benedetto XVI, nell’occasione appena citata disse: «Il pensiero di Lutero, l’intera sua spiritualità era del tutto cristocentrica». Basta cambiare il nome.
  4. Farsi onorare in forma di statua presso il Vaticano. Si ricorda la statua rossa di Lutero di fianco a Francesco? Ecco, qualcosa del genere.
  5. Farsi donare preziose reliquie. Agli eretici e scismatici Paolo VI concesse la Testa di Sant’Andrea, sotto Benedetto XVI si regalarono quelle di San Gennaro.
  6. Farsi concedere chiese per celebrare i sacramenti, come avviene abitualmente a ogni genere di eterodossi in ogni diocesi del mondo. Se agli anglicani hanno dato il Laterano, può mirare serenamente all’altar maggiore di San Pietro.
  7. Smettere di ricevere il disprezzo dei conservatori da operetta. Ora può finalmente chiedere il trattamento riservato a tutti gli interlocutori vaticani degli ultimi 60 anni: atei, apostati, eretici, pazzi.

Ci sarebbero anche altre idee, ma meglio fermarsi qui. Ah, importante: se nei Sacri Palazzi dovessero anche solo tentennare nel concedere tutto e subito quanto Le ho indicato, li accusi pubblicamente di infedeltà al Grande Spirito del Concilio.

La miseriKordia farà il resto.

Suo,

Guelfo Rosa


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