Dall’Omelia 25 sulla Lettera ai Romani di san Giovanni Crisostomo
Non pensiamo che se ci sono dei compagni che peccano con noi, ciò ci varrà di scusa: anzi questo aumenterà il nostro castigo. Difatti il serpente fu punito più della donna, e la donna più dell’uomo. E anche Gezabele ebbe un castigo maggiore di Acab, usurpatore della vigna di Nabat; perché fu essa che avendo ordito tutto l’affare aveva dato al re occasione di caduta. Così anche tu, se sarai ad altri causa di perdizione, soffrirai molto di più di quelli ai quali sarai stato occasione di rovina. Poiché peccare da solo è meno pernicioso che indurre altri a peccare.
Perciò, se a volte ne vediamo che peccano, non solo non spingiamoli al male, ma sforziamoci di ritrarli dall’abisso stesso del male, per non essere puniti come colpevoli della loro perdizione. Ricordiamoci ancora sempre di quel terribile tribunale, del fiume di fuoco, delle insolubili ritorte, delle dense tenebre, dello stridore di denti e del verme velenoso e roditore. Ma dirai: Iddio è benigno. Dunque, tutte queste cose non saranno che parole, e non sarà punito quel ricco che disprezzava Lazzaro, e non saranno rigettate dallo sposo le vergini stolte? Dunque coloro da cui Cristo non ricevé alcun ristoro, non andranno nel fuoco preparato per il diavolo? Dunque chi si trova al banchetto con la veste lorda, non andrà in perdizione legato mani e piedi? Chi esige i cento denari dal suo compagno, non sarà dato ai manigoldi? Non sarà vero ciò che fu detto degli adulteri, cioè che «il verme loro non morrà né si estinguerà il loro fuoco?».
Ma Iddio le minaccia soltanto queste cose? Sì, dirai. E come mai, dimmi, di grazia, osi asserire tal cosa pubblicamente, profferire di propria autorità siffatto giudizio? Per me, e da ciò che Dio ha detto e da ciò che ha fatto, posso provare il contrario. Che se non credi perché si tratta dell’avvenire, credi almeno per quello ch’è già avvenuto. Perché non sono certo solo minacce e parole le cose che già furono e sortirono il loro effetto. Chi dunque colle acque del diluvio sommerse tutto il globo e fece perire quasi interamente la nostra specie in quell’immenso naufragio? Chi poi scagliò quei fulmini e quei dardi di fuoco sul paese di Sodoma? Chi sommerse nel mare tutto l’esercito Egiziano? Chi arse nelle fiamme la combriccola di Abiron? Chi fece morire di peste in un solo istante quei settantamila per il peccato di Davide? Non è forse Dio che inflisse loro questi ed altri castighi?

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