Volentieri offriamo ai lettori questo ottimo estratto de L’Amore dell’Eterna Sapienza e la Lettera Circolare agli amici della Croce (San L. M. Grignion de Montfort). La “Croce posta sulla nube” citata in seguito la si può trovare raffigurata nella copertina del libro.
[Gesù, Eterna Sapienza soffrì] Nei suoi discepoli, dei quali uno lo vendette e tradì, il primo fra loro lo rinnegò, gli altri lo abbandonarono. Infine sofferse da parte di ogni fatta di persone: re, governatori, giudici, cortigiani, soldati, pontefici, sacerdoti, ecclesiastici e secolari, giudei e gentili, uomini e donne, insomma da parte di tutti. La stessa sua santa Madre fu per lui un terribile sovrappiù di afflizione, vedendola egli presente alla sua morte, sommersa in un oceano di tristezza a piedi della croce.
172. Né crediate che, morta, a fine di meglio trionfare, essa si sia distaccata dalla croce, abbia respinto la croce. Tutt’altro! Essa [l’Eterna Sapienza – Gesù] si è talmente unita e come incorporata con la croce, che non v’ha né angelo, né uomo, né creatura del cielo e della terra che ne la possa separare. Il loro legame è indissolubile, eterna la loro alleanza: mai la Croce senza Gesù, né Gesù senza la Croce!
Con la sua morte Essa ha reso le ignominie della croce così gloriose, la povertà e la nudità così ricche, i dolori così graditi, i suoi rigori così attraenti, che l’ha come tutta divinizzata e fatta adorabile agli Angeli ed agli uomini, ed ordina perciò ai suoi sudditi di adorarla con Lei. Né vuole che l’onore dell’adorazione, anche relativo, sia prestato ad altre creature, quantunque eccelse, come la sua SS. Madre: questo grande onore è solo riservato e dovuto alla sua cara Croce.
Nel gran dì del giudizio Essa farà che cessino tutte le reliquie dei Santi, anche maggiormente degni di onore, non però quelle della sua Croce: comanderà infatti ai primi fra i Serafini e i Cherubini di andare per il mondo a raccogliere i pezzi della vera Croce, i quali, in virtù dell’amorosa sua Onnipotenza, saranno così bene ricongiunti, che formeranno una sola croce: la Croce medesima su cui morì. E questa Croce la farà portare in trionfo dagli Angeli, che ne canteranno cantici di allegrezza.
Da questa Croce ancora, posta su di una nube, la più splendente che mai rifulse, si farà precedere, e con questa e per questo mezzo di questa giudicherà il mondo. Qual non sarà allora al vederla la gioia degli amici della Croce! Ma quale altresì la disperazione dei suoi nemici, che, non potendo soffrire la vista di quella Croce splendente e fulminante, grideranno alle montagne di cadere sopra di loro e all’inferno di inghiottirli! […]

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Immagine di Pub. Dom. da: https://en.wikipedia.org/wiki/Imperial_Cross#/media/File:Weltliche_Schatzkammer_Wien_(179).JPG