Nella festa di san Mosè, Legislatore e Profeta, offriamo ai Lettori alcune riflessioni sul rapporto di questo Santo del Vecchio Testamento con Cristo e con il suo Vicario in terra.

Scrive il cardinale Newman:

«La storia di Mosè è significativa per i cristiani, non soltan­to come modello di fedeltà verso Dio, di grande fermezza d’animo, e di grande mitezza, ma pure in quanto ci offre un tipo o prefigurazione di Cristo Salvatore. Non sorse, in Israele, un profeta come Mosè, fino all’avvento di Gesù Cristo, quando la promessa del testo si adempì. «Il Signore tuo Dio», dice Mosè, «susciterà per te un profeta pari a me»: questi fu Gesù Cristo …  Mosè guidò gli israeliti dalla casa della schiavitù alla loro terra, dalla quale i loro padri erano scesi in Egitto. Venne a loro, mandato da Dio, e, forte del potere di Dio, colpì i loro nemici crudeli, condusse loro fuori dalle terre del faraone, divise il Mar Rosso, li fece passare di là, e li fece pervenire fino ai confini di Canaan … Il confidare in Cristo ci abi­lita a compiere cose superiori alle nostre forze; a vincere i nostri più insistenti peccati, a rinunciare ai nostri più fan­ciulleschi desideri. Conquistiamo noi stessi; una strada si apre per noi nell’intrico dei poteri del mondo, della carne, e del demonio; i marosi si dividono, e nostro Signore, il gran­de Capitano della nostra salvezza, ci porta oltre. Cristo è dunque un secondo Mosè più grande del primo, perché ci conduce dall’inferno al paradiso … Mosè fu il grande intercessore, quando gli israeliti peccarono: mentre egli stava sul monte, il suo popolo si pervertì; si fabbricò un idolo, e lo onorò con feste e danze. Allora Dio avrebbe voluto escluderlo dalla terra promessa, se Mosè non fosse intervenuto … Qui Mosè evidentemente adombra il vero Mediatore fra Dio e gli uomini, che sta sempre alla destra di Dio ad interce­dere per noi» [1]

In un articolo apparso nel giugno 1897 sulla rivista di studi orientali “Bessarione” dal titolo “La supremazione della Sede Romana considerata nei monumenti dei primi secoli” leggiamo:

«È assai frequente nelle pitture e nelle sculture cimiteriali il gruppo di Mosè che percuotendo la rupe con la sua verga ne fa scaturire l’acqna onde dissetare il popolo ebreo. Quella scena non è storica ma simbolica secondo l’indole dell’ arte antica e trova la sua spiegazione nelle parole di S. Paolo «bibebant autem de spiritali consequente eos petra petra autem erat Christus». È dunque l’acqua della grazia divina che scaturisce da Cristo per mezzo della Chiesa dispensiera della grazia stessa con i sagramenti che essa amministra. Ed infatti nelle cripte del terzo secolo nel cimitero di Callisto a capo di tutte le scene ritraenti il battesimo la penitenza e l’eucaristia sta la figura del mistico Mosè percuotente la rupe. Ma questa personificazione dell’autorità della Chiesa noi siamo autorizzati ad applicarla in modo speciale a S. Pietro … Già in molte pitture e sculture quel Mosè ha un tipo di fisonomia che si ravvicina al tipo iconografico tradizionale dell’ apostolo; ma tre monumenti tolgono ogni dubbio, cioè due fondi di tazza vitrea delle catacombe romane ed un piatto pure vitreo di Podgoritza. I due primi cimelii si conservano nel museo sacro della Biblioteca vaticana, ed uno di essi riproduciamo qui sotto. In ambedue i vetri il legislatore ebreo si accinge a percuotere la viva roccia e presso la figura di Mosè graffita su lamina d’oro è scritto chiaramente PETRVS. Nel piatto poi di Podgoritza la iscrizione spiega anche meglio il concetto della medesima scena con le parole: «Petrus virga percussit fontes coeperunt currere». E nell’ adoperare questo simbolismo si dovette senza dubbio aver la mente al nome stesso di Petrus derivato da petra, da quella pietra cioè su cui Cristo fondò la sua Chiesa … Del resto un vero e proprio commento della figura del Mosè-Pietro ce lo ha lasciato Massimo di Torino in una omelia ove dice che Pietro fu accomunato in qualche modo da Cristo alla sua autorità: «per Christum Petrus factus est petra»; e soggiunge poi subito, «nam sicut in deserto dominico sitienti populo aqua fluxit e petra, ita universo mundo perfidiae ariditate lassato de ore Petri fons salutiferae confessionis emersit» (Come nel deserto scorse l’acqua dalla pietra per l’assetato popolo di Dio, così dalla bolla di Pietro scaturì la fonte della salutifera confessione della fede per tutto il mondo essiccato dall’infedeltà) … È dunque alla confessione coraggiosa di Pietro, la quale portò seco la concessione delle mistiche chiavi, che noi dobbiamo riferire la scena del Mosè-Pietro, scena allusiva evidentemente al primato concesso a lui perché fosse il rappresentante di tutta la Chiesa secondo il pensiero di S. Agostino, «ut in uno Petro formaret Ecclesiam». Una bella variante di questa scena ce la offre poi un vetro del museo britannico, su cui si vede sostituita a Pietro la cattedra stessa apostolica addossata alla mistica rupe donde scaturisce l’acqua della grazia e della celeste dottrina … E la compenetrazione di Pietro con Mosè era talmente familiare nei primi tempi della pace che deve ragionevolmente supporsi essere stata essa adottata fino dai primi secoli, quando appunto venne formato il simbolismo dell’arte cristiana. Un tale concetto del resto era noto anche ai remoti solitari d’Egitto, come apparisce da una omelia attribuita a Macario, ma che è ad ogni modo di uno di questi anacoreti del quarto secolo «A Mosè successe Pietro cui fu data la cura di istituire la nuova Chiesa di Cristo e il vero sacerdozio» … Abbiamo dunque una serie ricchissima di pitture e di sculture dal secondo al quinto secolo, nelle quali Pietro è identificato con Mosè legislatore e capo del popolo ebreo, e che per conseguenza dichiarano solennemente l’ apostolo legislatore e capo di tutto il mondo cristiano!».



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[1] https://www.newmanfriendsinternational.org/it/mose-tipo-di-cristo/#_ftnref1

[2] https://books.google.it/books?id=3enNAAAAMAAJ&pg=PA138&dq=San+Mos%C3%A8+Legislatore&hl=it&newbks=1&newbks_redir=0&sa=X&ved=2ahUKEwj3gb-p-aiIAxUQ_7sIHeLcALA4FBDoAXoECAYQAg#v=onepage&q=San%20Mos%C3%A8%20Legislatore&f=false


fonte immagine https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Fotografi_av_Roma._Mos%C3%A8_di_Michelangelo,_S._Pietro_in_Vincoli_-_Hallwylska_museet_-_104735.tif?page=1