Da «Il Giornale», 8 aprile 1980: «Il vescovo tradizionalista, che ha parlato in italiano, non ha mancato tuttavia di dedicare un accenno polemico all’attuale patriarca di Venezia, Marco Cè. Infatti appena informata detta funzione che monsignor Lefebvre intendeva celebrare in una chiesa chiusa ufficialmente al culto, la Curia della città lagunare aveva diffuso un documento in cui deplorava “la celebrazione preannunziata per il 7 aprile”, affermando che essa “non poteva non creare sofferenza, nella comunità cattolica di Venezia che vedeva così ancora una volta gravemente turbata la comunione ecclesiale”. Da parte delle autorità ecclesiastiche ufficiali, dopo quel comunicato, s’era steso sulla vicenda un velo di silenzio. Un incidente tuttavia – siamo in grado di rivelarlo – si è avuto proprio alla vigilia della “cerimonia proibita”.
Protagonista il cappellano di S. Simon Piccolo, don Lionello che, evidentemente, è un antilefebvriano ad oltranza. Dopo aver scritto al patriarca per protestare contro la celebrazione tradizionalista, deluso evidentemente della troppo blanda reazione della Curia, questo sacerdote aveva pensato bene di rilasciare un’intervista all’ “Unità”, censurando con violenza l’attaccamento dei tradizionalisti alla Messa tridentina. Proprio ieri sera, infine, verso le 22,30, l’irriducibile cappellano decideva di passare dalle parole ai fatti.
Così, mentre si stavano predisponendo gli ultimi addobbi all’interno della chiesa, don Lionello armato di una spranga di ferro e spalleggiato da alcuni nerboruti giovanotti tentava di introdursi a forza nel tempio, probabilmente per estromettere i tradizionalisti e mandare a monte la cerimonia di oggi. Una telefonata alla Questura, tuttavia, mandava a monte il tentativo. Molto meno truculenta e anzi piuttosto divertente la contestazione inscenata questa mattina, subito prima dell’arrivo di Lefebvre, dinanzi alla chiesa di S. Simon Piccolo da un gruppetto di giovani cattolici progressisti. Accompagnandosi con delle chitarre – chiaro simbolo della nouvelle vague dello musica sacra, contrapposta al canto gregoriano ed alle cattedrali sinfoniche degli organi – questi ragazzi hanno imbastito uno show antitradizionalista. Ma la reazione del lefebvriani non si è fatta attendere: sulle note – naturalmente latine – di inni come Salve Regina e Christus vincit i fautori del beat da parrocchia sono stati ben presto messi in rotta».
Per comprendere a fondo la rivoluzione ecclesiale in corso:
- Golpe nella Chiesa. Documenti e cronache sulla sovversione: dalle prime macchinazioni al Papato di transizione, dal Gruppo del Reno fino al presente, di don Andrea Mancinella, prefazione di don Curzio Nitoglia, postfazione di Aldo Maria Valli;
- Parole chiare sulla Chiesa. Perché c’è una crisi, dove nasce e come uscirne, a cura di don Daniele Di Sorco, postfazione di Aldo Maria Valli.
Qui l’URL: https://youtu.be/ZP18q2MrxtM?si=-xdsYvKEiJcsPlTr; qui il video incorporato: